Dietro una porta discreta, il mondo di Zazà Ramen si rivela con un’estetica minimale ma curata che invita subito alla calma: toni neutri, linee essenziali e una luminosità naturale che attraversa l’ambiente creando un senso di equilibrio, molto lontano da atmosfere fragorosamente modaiole. Si percepisce immediatamente la volontà dei cuochi Brendan Becht e Raffaele Mandarino di lasciare spazio alla materia, all’intenzione e all’equilibrio, senza orpelli.
Ogni dettaglio sembra studiato per trasmettere un’idea ben precisa di cucina: un approccio preciso, quasi analitico, che si riflette nei profumi delicati delle brodi e nel gesto definito che accompagna la disposizione degli ingredienti nella ciotola. Le ceramiche, dalla fattura essenziale, ospitano creazioni che raccontano un rapporto rispettoso con la tradizione giapponese ma filtrato da uno sguardo europeo: il risultato è una proposta non rigidamente ortodossa, ma ponderata con cura, dove la coerenza diventa punto di forza.
Zazà Ramen ha scelto di concentrarsi sulla pulizia gustativa, privilegiando ingredienti locali e di qualità, senza cedere a narrazioni ridondanti o sovrastrutture. Dalla cucina arrivano toni di miso e soia, note vegetali delicate e sobrie consistenze che evocano comfort senza mai appesantire. La filosofia dello chef punta a una cucina riconoscibile, lineare e rigorosa: si avverte la volontà di contenere ogni gesto, ogni sapore, per offrire una sintesi pulita e facilmente leggibile anche nelle combinazioni più nuove.
Non emerge nessun piatto manifesto, nessuna ricetta cult fissata nelle cronache della città, ma questa apparente assenza rappresenta forse l’approccio più onesto: a dominare è il percorso, non il singolo trionfo. L’identità del locale, premiata da due forchette del Gambero Rosso, si parla addosso senza ostentazione, tracciando un binario riconoscibile nel panorama milanese. Zazà Ramen resta così una meta per chi cerca rigore, eleganza gastronomica e una pausa dal superfluo, dove la narrativa si costruisce attraverso la coerenza e la precisione di ogni dettaglio, anche il più silenzioso.
