Sono ottimi alla griglia, negli antipasti, in zuppe di pesce e per preparare primi abbondanti o per essere semplicemente serviti crudi: sono gli scampi, crostacei deliziosi, ma che prima di essere cucinati devono essere opportunamente preparati. Quindi come pulire gli scampi? Lo abbiamo chiesto ancora una volta alla Pescheria da Claudio e al suo nuovo chef Andrea Zazzaro, che ci ha dato qualche trucco sia per riconoscere gli scampi freschi che per pulirli in pochissime mosse.
La differenza tra scampi e gamberoni
Nonostante i due crostacei si somiglino parecchio, la differenza – o meglio, le differenze – tra gamberoni e scampi sono molteplici.
La prima differenza che si può notare tra i due crostacei “cugini” è di natura puramente visiva: il colore. Se gli scampi sono rosati, i gamberoni sono di un bel rosso vivo. Inoltre, i gamberoni sono dotati di 10 arti di lunghezza variabile, che va dai 10 ai 25 cm a seconda della grandezza dell’animale; mentre lo scampo presenta 8 arti ma è provvisto di due grandi chele, di cui invece il gamberone è sprovvisto.
Tra i due, va segnalata anche una grande differenza in fatto di sapore: se il gamberone si presenta con un sapore delicato, quasi dolce negli esemplari più piccoli, il sapore dello scampo è più incisivo. Sulla tavola, gli scampi sono in genere preferiti ai gamberoni in quanto più prelibati e raffinati, tanto che il loro prezzo può arrivare a sfiorare anche i 50,00 € al kg, contro i 20,00 € al kg dei gamberoni.
Foto nel testo ©Fine Dining Lovers
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