Le capesante sono dei molluschi bivalvi della famiglia Pectinidae (genere Pecten e specie P. jacobaeus). Sono chiamate comunemente anche conchiglie di S.Giacomo e sono una specialità molto pregiata dal punto di vista gastronomico. Si trovano in abbondanza nei fondali del Mediterraneo, dove si riproducono tra maggio e giugno.
Dal punto di vista nutrizionale, le capesante sono un alimento povero di grassi e contengono potassio, fosforo e sodio.
Proprietà nutritive
Per 100 grammi di capesante, l’apporto calorico è di circa 69 kcal.
Si tratta di un alimento povero di grassi saturi, che anche se consumate spesso non mettono in pericolo la salute di cuore e arterie. Sono una fonte di omega 3 e di potassio, che protegge cuore e arterie controllando la frequenza cardiaca e la pressione del sangue. Questi molluschi apportano inoltre anche proteine di qualità elevata, vitamine del gruppo B e sali minerali quali magnesio, fosforo e selenio.
Come pulire le capesante
Delle capesante si consuma la noce (il muscolo, di colore bianco) e il corallo (gonadi) interni, mentre i visceri devono essere minuziosamente esclusi attraverso la pulizia e la lavorazione dell'animale. Il frutto è protetto da due conchiglie esterne "rigate" di colore screziato, una dalla forma più bombata e l'altra più piatta.
Le capesante vengono vendute vive e, quando le acquistate, accertatevi che il loro guscio sia ben chiuso. La "carne" all’interno deve essere soda e di un bel colore bianco candido, mentre il corallo di un arancione brillante.
Per pulire al meglio le capesante:
- mettetele in una ciotola con acqua fredda salata per circa 30-40 minuti.
- una volta trascorso questo tempo, estraetele, e con l'aiuto di un coltellino, apritele con cura.
- con le mani protette dai guanti, staccate il muscolo (cioè la parte bianca), eliminando le parti scure e nerastre. Selezionate anche il corallo arancione.
- sciacquate le conchiglie e le parti commestibili del frutto sotto l'acqua fredda.
Ora le capesante sono pronte per essere utilizzate in tutte le vostre ricette!
In commercio si trovano anche le capesante surgelate. Si tratta quasi sempre di prodotti già puliti e pronti all'uso (dopo il decongelamento). Vi basterà leggere e seguire attentamente le istruzioni sulle modalità di utilizzo.
Come cucinare le capesante
Le capesante si utilizzano molto sulla tavola delle feste e della domenica: una delle ricette più gettonate sono le capesante gratinate da cuocere al forno. La ricetta prevede che le capesante vengano scottate in padella con i cipollotti, tagliate a listarelle e mescolate con pan carrè bagnato nel latte, besciamella, prezzemolo, senape e tabasco. I gusci puliti vengono, poi, farciti con il composto, Si fa gratinare in forno con l'aggiunta di pan grattato. La punta di piccante regalata dal tabasco infonde al piatto una nota di carattere per un piatto ad alto tasso di gusto.
Ottime anche le capesante semplicemente scottate in padella, marinate o proposte sotto forma di carpaccio, un antipasto perfetto e semplice da preparare per la stagione estiva. Venite a scoprire come cucinare le capesante qui.
La ricetta: insalata estiva con le capesante
Foto Pixabay
Le giornate si allungano e diventano sempre più calde. Pensate di non poter più mangiare le capesante? Certo che no! Le capesante, infatti, si prestano ad essere mangiate anche nelle golose e ricche insalate estive. Per iniziare, si prendono le noci di capesante e si scottano in padella due minuti per lato con olio extravergine di oliva, in modo che si formi la "crosticina" croccante. Aggiungete un pizzico di sale (solo alla fine) e lasciatele intiepidire (in modo che non "cuociano" l'insalata).
Foto Una capasanta fresca - Pixabay
Preparate una misticanza di foglie miste, meglio se spesse e croccanti, visto che le capesante richiedono una buona masticazione. L'abbinamento semplice e perfetto? Con uova sode e pomodori Cuore di bue. Se volete rendere il piatto più ricco e goloso, aggiungete una cucchiaiata di salsa bernese.
Molluschi a confronto
Tanti sono i molluschi che possono essere reperiti nei nostri mari ma la capasanta è in assoluto il più grande. Rispetto ai “cugini” cozze e vongole, la capasanta non viene mai consumata all’interno di un primo, come fosse un condimento, ma è spesso utilizzata come antipasto o come secondo piatto, proprio grazie alla sua dimensione.
Per quel che riguarda il sapore, la capasanta ha un sapore meno deciso rispetto a quello delle cozze e delle vongole, che invece al palato appaiono più sapide.