Come si può intuire dal nome, il Ginger ale è una bibita a base di zenzero che rientra nella categoria dei soft drink analcolici. Il Ginger ale si può bere da solo, accompagnato magari da una fogliolina di menta e da una fettina di lime o limone, ma è molto spesso utilizzato per la preparazione di cocktail alcolici. Spesso il Ginger ale viene confuso con il ginger rosso e con il ginger beer, ma quali sono le differenze? Scopriamolo insieme.
Storia e origini del Ginger ale
Il dry Ginger ale, quello che oggi è principalmente bevuto e usato nella preparazione dei cocktail, fu creato nell’era del Proibizionismo come ingrediente da miscelare a distillati e alcolici nella preparazione dei cocktail. Il suo sapore pungente e la sua frizzantezza erano caratteristiche perfette per dare vita a drink che nel corso del tempo hanno fatto la storia della mixology d’autore.
Gli ingredienti del Ginger ale
Come capita spesso per soft drink e alcune ricette in ambito food, la fortuna del Ginger ale è dovuta alla sua semplicità. Gli ingredienti che lo compongono sono pochi: acqua, anidride carbonica, estratto di zenzero, caramello e aromi. Lo zenzero è senza dubbio l’ingrediente di questa bibita notoriamente frizzantissima e piccante.
Differenza tra Ginger ale e Ginger beer
Ginger ale e Ginger beer sono spesso confusi o addirittura considerati uguali, ma la differenza tra queste due bibite è sostanziale. Il Ginger ale è una bibita frizzante a base di zenzero, mentre il Ginger beer è una bibita fermentata. Entrambi i prodotti condividono ricetta e ingredienti, ma nel caso del Ginger beer viene aggiunto un lievito per favorire il processo di fermentazione e il succo di limone o lime per aromatizzare. Il Ginger beer, grazie appunto a questa leggera fermentazione, assume una leggera gradazione alcolica, caratteristica che lo differenzia dal Ginger ale che è invece un prodotto analcolico.
Utilizzi del Ginger ale
Il Ginger ale viene utilizzato per la preparazione di cocktail famosi sia alcolici che analcolici come l’iconico Shirley Temple. Grazie al suo colore dorato, il Ginger ale viene spesso usato come variante analcolica del Prosecco o dello Champagne. Una curiosità? Il Ginger ale, grazie alla sua frizzantezza e alla sua concentrazione di zenzero, viene usato anche per alleviare il mal di mare.
Varianti del Ginger ale
Esistono due principali varianti di Ginger ale:
- Golden Ginger ale: di colore scuro e dal sapore molto intenso. È la ricetta più antica di questo prodotto ma è certamente il meno popolare attualmente;
- Dry Ginger ale: ha un colore chiaro e il suo sapore è molto più gentile. È quello più comune che troviamo sui banconi dei bar e nei supermercati.
Ricette di cocktail con il Ginger ale
Rum Cooler
Ingredienti: 2 oz di Rum bianco, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1 fetta di lime, 2 fette di arancia, Ginger ale, ghiaccio.
Preparazione: mettete le fettine di lime e arancia nel bicchiere, unite lo zucchero di canna e pestate. Colmate con il ghiaccio e unite il rum e riempite con il ginger ale. Mescolate con un bar spoon e servite.
Pimm’s Cocktail
Ingredienti: 60 ml di Pimm’s, 1 fetta di arancia, 1 fetta di lime, 1 fetta di cetriolo, 3 foglie di menta, frutta secca, Ginger ale, ghiaccio.
Preparazione: mettete nel bicchiere il lime, l’arancia e il cetriolo. Unite la menta e la frutta secca. Versate il Pimm’s e mescolate delicatamente con un bar spoon. Riempite il bicchiere di ghiaccio e colmate con il Ginger ale.
Virgin Mojito
Ingredienti: 2 cucchiai di zucchero di canna, 10 ml di soda, succo di mezzo lime, Ginger ale, ghiaccio.
Preparazione: mettete nel bicchiere la menta, lo zucchero e versate il succo di lime. Schiacciate bene tutto gli ingredienti e poi unite la soda. Aggiungete il ghiaccio tritato e colmate con il Ginger ale.
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