Al giorno d’oggi l'alimentazione sana e la cura del benessere personale sono temi fondamentali, e la frutta secca sta guadagnando nuova popolarità grazie a questa ritrovata sensibilità. Elemento chiave di una dieta equilibrata, la frutta secca è una preziosa fonte di vitamine e minerali essenziali per la nostra salute. In questo panorama, la noce emerge come protagonista indiscussa. Con il suo guscio ruvido e legnoso che cela un cuore ricco di sapore e nutrienti, la noce è uno dei semi oleosi più apprezzati e consumati. Il noce, pianta maestosa capace di raggiungere i 25 metri, si adatta a diverse condizioni ambientali, ma predilige i climi temperati. I maggiori produttori di noci sono la Francia, la California, la Grecia e il Cile, e in Italia le regioni dove vengono coltivate sono la Campania, l’Emilia Romagna, il Piemonte ed il Veneto.
Noce di Sorrento
La storia millenaria del noce in Campania è testimoniata dal ritrovamento di alberi di noce carbonizzati rinvenuti negli scavi di Pompei. Le condizioni climatiche ottimali e il suolo fertile della Campania hanno contribuito alla diffusione del noce nelle sue zone pianeggianti e collinari. Tra le varietà campane, spicca per eccellenza la "Sorrento", nativa della penisola sorrentina. Questa varietà ha generato nel tempo una vasta gamma di biotipi, tutti conosciuti commercialmente come noce di Sorrento. I due ecotipi più diffusi si differenziano per la forma: uno presenta una forma allungata, affusolata verso l'apice e arrotondata alla base, mentre l'altro è più piccolo e tendente al rotondo. Il guscio è liscio, sottile e fragile, con una tonalità chiara. All'interno, il gheriglio si distingue per il suo sapore particolarmente gradevole, la consistenza poco oleosa e il colore bianco crema. Un aspetto unico di questa varietà è la facilità con cui il gheriglio può essere estratto intero, rendendola molto apprezzata dai consumatori. La raccolta di queste pregiate noci avviene principalmente nel mese di settembre.
Noce Lara
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La cultivar di noce conosciuta come Lara, un innesto di origine francese, si eleva nel panorama delle noci grazie a tre caratteristiche distintive: una forma rotonda, dimensioni maggiori rispetto alle varietà americane e italiane, e una qualità superiore del gheriglio. Questa varietà si fa apprezzare per il suo sapore dolce e delicato e per l'alto contenuto di grassi salutari, elementi che la rendono un ingrediente prezioso nella dieta quotidiana. La pianta di noce Lara si adatta bene alle condizioni climatiche del centro-nord Italia e alle zone montane del sud. La raccolta di questa pregiata varietà avviene tra la fine di settembre e la metà di ottobre.
Noce Chandler
L'albero di noce Chandler produce noci di forma ovale con un'estremità leggermente appuntita, di grandi dimensioni, con un guscio marrone chiaro, poco rugoso, sottile ma resistente. I gherigli della noce Chandler sono di colore bianco crema, oleosi e dal sapore piacevole, ideale sia per il consumo fresco sia per la preparazione di dolci. Questa varietà, ormai ampiamente coltivata anche in Italia, si contraddistingue per la sua notevole resistenza alle infezioni batteriche e per una minore suscettibilità a malattie rispetto ad altre varietà americane e italiane. I suoi frutti, di forma ovale e liscia, maturano nella seconda metà di ottobre.
Noce Pecan
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Originaria del Nord America e membro della famiglia delle Juglandaceae, come il noce bianco, l’albero della noce Pecan produce un gheriglio allungato, scuro e dal sapore ricco e burroso. Queste noci sono molto apprezzate nell'industria dolciaria e trovano ampio utilizzo anche nella cucina casalinga, nella preparazione di torte e biscotti. Sebbene siano un alimento ad alto contenuto energetico, con circa 700 calorie per etto, le noci Pecan sono anche una buona fonte di grassi essenziali, oltre ad avere un gusto intenso e buonissimo. L’talia si affida principalmente all'importazione per soddisfare la domanda interna, ma può contare su una piccola produzione nelle regioni del Sud. Il nome "Pecan" deriva dalla lingua algonchina, parlata dagli indigeni americani, e significa "nocciola che necessita di una pietra per essere spezzata".
Noce di Macadamia
La noce di Macadamia, conosciuta anche come noce del Queensland, è originaria del nord-est dell'Australia e gli aborigeni ne apprezzavano i benefici già in tempi lontani. Queste noci si distinguono per la loro forma rotonda, il sapore dolce e delicato, e per essere particolarmente nutrienti. Sono ricche di acidi grassi monoinsaturi, sali minerali e vitamine. Inoltre, sono un'ottima fonte di omega-3. Le noci di macadamia sono utilizzate sia in cucina che in cosmetica, grazie alla loro resistenza all'ossidazione. In cucina trovano impiego nella pasticceria e come snack, tostate e salate. Queste noci sono state battezzate dal chimico scozzese-australiano John Macadam, che scoprì la pianta nel 1858.
Noce brasiliana
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La noce brasiliana è apprezzata per il suo ricco profilo nutrizionale e il gusto unico. Queste noci hanno un elevato contenuto di selenio, un minerale essenziale per la salute che aiuta a combattere i radicali liberi e supporta la funzione tiroidea. Oltre al selenio, sono ricche di grassi polinsaturi e monoinsaturi, proteine, vitamine e minerali, rendendole un ottimo complemento per una dieta equilibrata. Le noci brasiliane possono essere gustate al naturale, aggiunte a insalate o impiegate in varie ricette di dolci. Si trovano sia già sgusciate sia ancora racchiuse nel loro guscio, che è scuro, rugoso, estremamente resistente e dalla forma che ricorda quella di uno spicchio di arancia. Rompere il guscio della noce brasiliana può essere una sfida, poiché un normale schiaccianoci non è di solito sufficiente. Spesso, è necessario esporre il guscio a temperature molto alte o molto basse per indebolirne la robustezza, oppure utilizzare un martello.
Noce acagiù
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Proveniente dall'albero sempreverde dell'anacardio e conosciuto anche come noce di anacardio o anacardo, questo seme ha origini brasiliane e si distingue per il suo alto contenuto di grassi salutari, vitamine e minerali. Queste noci non sono solo un piacere per il palato, ma contribuiscono anche al benessere psicofisico, grazie al loro effetto rilassante e antidepressivo. L’anacardo contiene infatti triptofano, un precursore della serotonina, noto come l'"ormone della felicità". Consumato prevalentemente tostato, è un delizioso snack, un ingrediente apprezzato in pasticceria e nelle insalate, nei piatti asiatici, e si abbina splendidamente con pollame, pesce e verdure. La pianta di anacardio produce sia la mela di anacardio, utilizzata in Brasile per preparare bevande e confetture, sia il seme a forma di fagiolo, che cresce attaccato alla mela. A causa del guscio duro, l'anacardo viene venduto già sgusciato ed essiccato.