Per un sapore più intenso si possono schiacciare leggermente i lamponi prima di inserirli nell’aceto. L’infusione può essere arricchita con altre spezie o erbe, come timo, alloro o bacche di ginepro.
Il risultato sarà un aceto profumato e versatile, che unisce l’acidità dell’aceto alla dolcezza fruttata dei lamponi.
Quali lamponi scegliere e come aromatizzarlo
È fondamentale utilizzare lamponi freschi, maturi ma non troppo morbidi, così da rilasciare al meglio i loro aromi senza sfaldarsi. I lamponi possono anche essere conservati in freezer subito dopo la raccolta: una volta scongelati, saranno perfetti per preparare l’aceto anche fuori stagione.
Quanto all’aceto di base, l’aceto di mele è il più adatto per il suo equilibrio, ma si possono sperimentare alternative come l’aceto di vino bianco, più deciso, o l’aceto di riso, dal profilo delicato.
Fermentazione e tempo di riposo
La preparazione dell’aceto di lamponi fatto in casa si basa sull’infusione, più che sulla fermentazione vera e propria. Per ottenere un risultato ottimale occorrono circa due settimane, ma chi desidera un sapore più persistente può prolungare il tempo di riposo fino a un mese. L’importante è conservare sempre il barattolo al buio, per non alterare il colore dei lamponi.
Usi in cucina e abbinamenti gourmet
L’aceto di lamponi è ideale per condire insalate miste, carpacci di pesce o carni bianche. Si abbina bene anche a piatti più raffinati, come formaggi erborinati, foie gras o crudité di verdure.
Una riduzione di aceto di lamponi può essere usata per arricchire dessert a base di frutta fresca o gelato, creando un sorprendente equilibrio tra dolce e acido.
Grazie alla sua versatilità, si rivela un condimento che porta una nota elegante e contemporanea anche alle preparazioni più semplici.