Per una riuscita ottimale dei ciuffi di calamari in umido, è importante partire da un prodotto ben pulito: se non si è sicuri della tecnica, è utile consultare questa guida su come pulire i calamari.
Durante la cottura, evitare di alzare troppo la fiamma: una temperatura moderata garantisce tenerezza e un sapore più rotondo. Il piatto migliora se preparato con qualche ora di anticipo: riposando, i sapori si amalgamano meglio.
Si può arricchire la ricetta con olive nere, capperi dissalati o un tocco di scorza di limone grattugiata per una nota fresca e profumata. Ottimo servito con pane casereccio o accompagnato da polenta morbida, per raccogliere al meglio il sugo.
Origine della ricetta
Nel tempo, la semplicità della ricetta si è arricchita di varianti locali: in alcune zone si aggiungono patate a tocchetti o un cucchiaino di concentrato di pomodoro, mentre altrove si predilige una versione più asciutta da servire come antipasto caldo. In ogni caso, si tratta di un piatto che racconta il mare attraverso la tradizione orale e l’evoluzione domestica.
Conservazione
Per una conservazione ottimale, si consiglia di utilizzare contenitori in vetro con chiusura ermetica, che mantengono meglio l’aroma della preparazione. È importante far raffreddare completamente il piatto prima di riporlo in frigorifero, per evitare la formazione di condensa eccessiva.
Nel caso in cui si scelga di congelare i calamari in umido, si possono suddividere in porzioni singole: in questo modo sarà più semplice riscaldarli all’occorrenza, senza sprechi. Al momento del consumo, è preferibile evitare il microonde, che potrebbe irrigidire la consistenza dei calamari.