Varcare la soglia del ristorante all’interno del Bulgari Hotel Milano significa immergersi in un mondo dove rigore e leggerezza convivono in equilibrio sorprendente. Sofisticati giochi di luce accarezzano il legno scuro degli arredi, mentre i toni caldi e le linee essenziali degli interni creano un’atmosfera ovattata, elegante senza ostentazione. La disposizione dei tavoli garantisce riservatezza e invita a lasciarsi guidare in un viaggio che rompe gli schemi della cucina italiana tradizionale, pur custodendone l’anima.
Niko Romito, affiancato in cucina da Claudio Catino, interpreta l’italianità seguendo un percorso personale, sottile e meticoloso. La sua filosofia si fonda sull’essenzialità: non un piatto in cui gli ingredienti siano sovraccarichi, mai una nota oltre misura. Qui, ogni elemento è messo a punto perché possa farsi portavoce di una storia più ampia, quella del territorio, della stagione e della memoria, ma sempre in dialogo dinamico con la contemporaneità. L’approccio incisivo del cuoco emerge sia nella scelta delle materie prime—selezionate per freschezza e integrità—sia nella declinazione delle ricette: i sapori risultano netti, ma mai elementari, con continuate sorprese di consistenza e profondità che si rincorrono tra una portata e l’altra.
Nel piatto, si gioca su contrasti misurati e texture inattese. Gesti precisi danno vita a composizioni visive pulite, mai ridondanti, in cui i colori naturali degli ingredienti si rivelano protagonisti. Bocconi come l’iconico pane di Romito, servito morbido e profumato, o le delicate variazioni stagionali di verdure, svelano una ricerca che va oltre il sapore, arrivando fino all’esperienza sensoriale completa. Gli aromi discreti di erbe e brodi densi stimolano l’olfatto già prima dell’assaggio, mentre ogni portata viene presentata con un’eleganza silenziosa, lasciando che sia la purezza dei sapori a parlare.
Il percorso di degustazione trova il suo filo conduttore nella trasparenza dei gusti, nella ricerca di equilibrio tra memoria e modernità, senza mai indulgere in effetti speciali. La coerenza e il controllo delle preparazioni raccontano di un metodo preciso, volto a esaltare l’identità italiana attraverso un linguaggio attuale—un invito a riscoprire la cucina nazionale attraverso nuove prospettive.
