Salire al trentacinquesimo piano di un edificio torinese è già di per sé un preludio inconsueto: la città scorre sotto agli occhi attraverso pareti di vetro, mentre la sala, lineare e luminosa, riflette la personalità di Piano35. I toni neutri e i materiali moderni, tra legno e acciaio, dialogano con grandi vetrate panoramiche, creando un’atmosfera sospesa tra eleganza contemporanea e un fascino quasi rarefatto. Seduti a tavola, ci si trova avvolti da colori discreti e una luce che sfuma sulle superfici, predisponendo lo spirito a un viaggio consapevole nel gusto.
La proposta gastronomica, orchestrata da Marco Sacco affiancato da Christian Balzo, si distingue per precisione e rigore. La cucina di Piano35 è essenziale, costruita sulla nitidezza delle materie prime: ogni elemento nel piatto trova la sua identità senza eccessi di tecnica o sovrastrutture. I sapori emergono chiari, sostenuti da texture doppiamente studiate, con cotture misurate e giochi calibrati tra caldo e freddo. Qui vive una filosofia che Sacco descriverebbe come attenzione costante all’equilibrio, in cui la creatività è al servizio del rispetto delle origini e della trasparenza degli ingredienti.
Tra le porcellane traspare un universo di dettagli: la presentazione è raffinata ma mai barocca, i colori sono dosati con cura per mantenere il focus sul prodotto. Ogni portata, dalla piccola entrée che sorprende il palato fino alla chiusura del percorso, è il risultato di un’interpretazione contemporanea della cucina piemontese e italiana, che non si lascia mai sedurre dalla nostalgia. L’attenzione ai profumi delle salse leggere, alle consistenze sapientemente alternate – una cialda sottile, un fondo morbido, una verdura croccante – racconta una cucina che si fa quasi silenziosa pur restando incisiva.
L’esperienza complessiva, resa intensa anche dalla suggestione della città che si distende all’orizzonte, rifugge l’eccessivo formalismo e lascia spazio a un’idea di ospitalità misurata, dove a brillare è soprattutto la chiarezza delle idee in cucina. Nel panorama torinese, Piano35 si distingue per l’identità nitida e una lettura assolutamente personale della contemporaneità gastronomica.
