Varcando la soglia di Ranzani 13, si viene accolti dall’atmosfera rilassata e attenta di un ambiente che coniuga funzionalità e calore: il design moderno gioca con legni chiari e dettagli minimalisti, interrotti qua e là da tocchi industriali che dialogano con l’anima giovane del quartiere universitario. Alle pareti, toni neutri incorniciano il vociare ovattato dalla sala, mentre le ampie vetrate avvicinano la vitalità della strada agli ospiti raccolti intorno ai tavoli.
In questo contesto, la mano di Francesco Oppido si distingue per una coerenza identitaria ben precisa. Il desiderio di proporre una pizza contemporanea, modellata su una ricerca minuziosa degli ingredienti, si manifesta già nel profumo di cereali che anticipa l’arrivo al tavolo. Gli impasti, sofficemente ariosi e punteggiati da una crosta dorata e netta, rivelano in ogni fetta le ore dedicate alle fermentazioni attente, mai spinte all’eccesso. La struttura risulta appagante tanto al morso quanto al palato, con una fragranza che lascia spazio all’equilibrio tra note lievemente tostate e freschezza della mollica.
La proposta della carta si muove tra interpretazioni di classicità e varianti inventive, senza mai indulgere nella ricerca del sorprendente a tutti i costi. Le ricette puntano all’essenziale, combinando pomodori vividi e latticini selezionati, con ortaggi di stagione che trovano posto su pizze dal taglio pulito, dove ogni ingrediente viene valorizzato dall’assenza di sovrastrutture superflue. Gli abbinamenti risultano razionali, talvolta meditativi, pensati per esaltare una materia prima che rimane sempre protagonista.
L’estetica dei piatti si riflette nell’ordine con cui sono disposte farciture e guarnizioni che talvolta, come nella marinara con verdure confit o nelle proposte con crudi di pesce, restituiscono nel piatto un equilibrio di colori senza mai sembrare forzati. La filosofia del locale, conforme alla visione di Oppido, non indulge in effetti scenici: la narrazione si affida all’essenzialità, preferendo lasciare che siano impasto e ingredienti a raccontare la storia del locale. Così, anche gli abbinamenti più creativi non tradiscono una coerenza di fondo con la tradizione artigianale e l’attenzione a ciascun passaggio della lavorazione.
Ranzani 13 si pone in maniera discreta e solida nel panorama gastronomico bolognese: un luogo in cui la pizza contemporanea trova forma senza clamori, ma con una riconoscibile autenticità nella cura di ogni dettaglio.