Che a Ostia andasse di moda la pizza bassa e scrocchiarella, la tonda romana per capirci, era chiaro fin dal successo dei pop-up estivi del Capanno, stabilimento balneare fra i più noti del litorale. Gli stessi collaboratori del Capanno Beach Club, Cristiano Giacometti e Valerio Mazziotti, hanno quindi deciso di rilanciare, mettendo su un progetto che non esaurisce la sua attività nei mesi estivi, ma che vuole essere punto di riferimento 12 mesi l’anno. La nuova avventura si chiama Slice of Capanno, siamo sempre sul lungomare di Ostia e si presenta con un’atmosfera colorata e pop, con ampi spazi (ben 250 metri quadri a cui pensano di aggiungere presto uno spazio esterno) e oltre 100 coperti.
Pizza&Cocktail, matrimonio perfetto
Già il nome, Slice, evoca subito una fetta di pizza. Ed è un po’ così che inizia la serata in questa pizzeria in cui si entra trovandosi una bella bottigliera da cocktail club sulla destra. “E perché non fermarsi e ordinare un drink, se magari c’è qualche minuto da attendere?”, propone Mazziotti. Il bancone è affidato alle mani esperte di Valerio Trimonti, che ha elaborato una drink list piaciona, che possa ben sposarsi anche con le pizze. “Per ora, ma è passato solo un mese dall’apertura, il cocktail funziona più all’ora dell’aperitivo, momento in cui al drink vengono accompagnate le slice ripiene”, dice Mazziotti. Da abbinare magari con una Fake Beer (che davvero si presenta come una birra, spiazzando all’assaggio), uno dei drink più richiesti insieme al Basil, che essendo aromatizzato al basilico attira l’occhio per il facile abbinamento alla pizza Margherita. In linea anche una selezione di vini promettente e birre alla spina.
Fritti mon amour
Sarà perché la pizza romana è sottile e più leggera d’impasto, ma a Roma non si può non iniziare il pasto in pizzeria senza una degustazione di fritti. Inutile resistere, qui sono talmente golosi e dalla panatura talmente croccante che non potrete sfuggire a questo peccato di gola. E non accontentatevi di assaggiare il classico supplì, seppur ottimo, perché il vero must sono gli stagionali. L’artefice è il giovane pizza-chef David Boncompagni, esperienze sia con Pier Daniele Seu che nelle cucine di Bastianelli al Molo, la sua formazione è quindi mista, un po’ in pizzeria, un po’ al ristorante. E si vede dalla capacità di elaborare piatti concreti, che poi vengono panati e fritti, dalla Pasta al forno (ricetta di famiglia) alla Minestra ai broccoli.
David Boncompagni e la brigata di Slice
Pizza romana contemporanea: che vuol dire?
Vuol dire che sia bassa e scrocchiarella, che sia digeribile grazie a uno studio sulla farina e sulla lievitazione (qui 28-30 ore fra maturazione e lievitazione) e cottura con forni moderni, in questo caso un ibrido legna e gas. E poi, andando oltre quella decina di classiche, c’è il capitolo topping delle pizze “Presuntuosamente Speciali” (così è scritto sul menù). Su questo torna la formazione in cucina di Boncompagni, a cui si aggiunge una bella dose di simpatia nella scelta dei nomi. Youtubero è da registrare come marchio: una pizza 100% vegana che gioca su sapori e consistenze appunto dei tuberi. Marinero pure non ci scherza, giocando a colorare di nero una Marinara, grazie a una base di Luciana al nero di seppia.
La pizza Marinero colorata col nero di seppia
Dulcis in fundo…
La formazione Seu torna anche nella scelta di non mortificare il reparto dolci in pizzeria, ma anzi esaltarlo con una proposta originale. Non sono pizze, però, ma un prodotto innovativo: l’idea è quella di una specie di bruschetta dolce a base di pan brioche, chiamata Brusweety. Tre le versioni: Brusweety al pomodoro (pomodoro confit, marmellata al pomodoro, basilico e olio), Brusweety 3 cioccolati e lampone (namelaka al cioccolato bianco, cremoso al cioccolato, collier di lampone, crumble al cacao fondente, lampone in osmosi) e la Brusweety colazione italiana (crema al cornetto, spuma al caffè, crema di latte, crumble al cornetto e sale maldon), pensata con l’obiettivo di chiudere la giornata com’è iniziata, ovvero in dolcezza.