Bologna fuori porta: ristoranti da provare nei dintorni della Rossa

A pochi passi dal centro di Ferrara, Lemòkò è un ristorante di pesce che ha trovato nella freschezza e nella creatività i propri tratti distintivi. L’antica limonaia del Seicento che ospita il locale regala un’atmosfera suggestiva, arricchita da un giardino che in estate diventa parte integrante dell’esperienza. In cucina guida il progetto Guido Mascellani, chef e titolare, che ha scelto un approccio minimalista al pesce, declinato in crudo, cotto e marinato. La sua è una cucina di idee, sviluppata anche grazie all’esperienza di cuoco a domicilio, capace di trasformare l’improvvisazione in metodo. Nel menu compaiono tartare, carpacci e proposte stagionali con una grande attenzione allo spreco-zero. A completare il percorso, una carta di vini naturali e biologici pensata per esaltare ogni piatto.

Il nome semplice e diretto racchiude l’essenza di questo ristorante: un luogo dove la cucina è esperienza immediata, centrata sul gusto e sulla riconoscibilità dei piatti. A Mangiare si propone come tavola che ripensa i classici emiliani con sensibilità contemporanea, senza mai perdere la memoria. In carta compaiono le paste fresche della tradizione, dai cappelletti ai tortelli, accanto a piatti che esplorano nuove materie prime e tecniche. La stagionalità guida la proposta e l’equilibrio tra memoria e innovazione diventa la cifra distintiva di questo ristorante. 

A Imola, Osteria Callegherie è un indirizzo che ha saputo ritagliarsi un ruolo preciso nel panorama gastronomico regionale. Lo spazio, moderno ed essenziale, riflette la filosofia della cucina: pulita nelle idee, centrata sul valore dell’ingrediente e sulla precisione tecnica. La carta guarda alla tradizione con rispetto ma anche con libertà, proponendo piatti che si muovono tra Emilia e influenze mediterranee. Il menu degustazione consente di leggere con chiarezza la visione del ristorante. La cantina, curata con attenzione, si concentra sui vini italiani con incursioni significative in Francia. 

Alle porte di Bologna, Da Dino rappresenta un pezzo di storia della ristorazione locale. L’atmosfera è quella delle insegne classiche, accoglienti e senza fronzoli, ma dietro ai piatti c’è un lavoro di grande cura. La tradizione emiliana è protagonista con lasagne, tortellini in brodo e tagliatelle al ragù che rispettano fedelmente le ricette di famiglia. Accanto a questi, piatti di pesce e proposte stagionali che ampliano il menù senza mai snaturare la vocazione del locale. L’ambiente, caldo e conviviale, restituisce l’idea di un’osteria in cui l’ospitalità viene prima di tutto. Non manca una selezione di vini regionali ben costruita, che accompagna con coerenza le portate. Un indirizzo da conoscere per chi vuole vivere l’esperienza di una tavola bolognese autentica a pochi minuti dalla città.

A pochi minuti da Bologna, Storie Dipinte è un ristorante-pizzeria che unisce tradizione dell’impasto e visione contemporanea. La proposta nasce dal lavoro di Francesco Oppido, pizzaiolo con radici calabresi e formazione artigianale che ha costruito un format capace di valorizzare farine selezionate, lievitazioni lunghe e ingredienti stagionali. In menu convivono pizze classiche e interpretazioni più moderne, affiancate da alcune ricette creative che esaltano il gusto attraverso abbinamenti essenziali e tecniche pulite. Accanto alle pizze compaiono burger artigianali e una selezione di piatti pensati anche per il pranzo, a conferma di una cucina trasversale che guarda oltre il concetto di pizzeria tradizionale. L’ambiente è informale e curato, ideale per una sosta conviviale fuori dal centro città. Una tappa da conoscere per chi cerca un indirizzo agile, contemporaneo e orientato alla ricerca, a pochi chilometri dal centro di Bologna.