Per una salsa tzatziki equilibrata è fondamentale eliminare l’acqua in eccesso dai cetrioli: questo passaggio evita che la salsa diventi liquida e ne attenua l’eventuale nota amarognola.
Chi preferisce un gusto più delicato può ridurre la quantità di aglio o sostituirlo con aglio nero, più dolce e aromatico. Per una versione più cremosa, si può scegliere uno yogurt greco intero e compatto, mentre con lo yogurt magro si otterrà un risultato più leggero.
Come usare la salsa tzatziki
La ricetta originale della salsa tzatziki nasce come accompagnamento per i piatti tipici greci. È perfetta per accompagnare l’insalata greca, con feta, pomodori e olive nere, o per condire il gyros di pollo, avvolto nella pita calda.
Si abbina bene anche a carni grigliate, pesce al forno, verdure crude o alla griglia e può essere servita come dip insieme a pane pita o crostini.
Come conservarla e per quanto tempo
La salsa tzatziki va conservata in frigorifero, coperta con pellicola o all’interno di un contenitore ermetico.
- Si mantiene fresca e cremosa per 2 giorni.
- Non è consigliato congelarla, perché lo yogurt perderebbe consistenza una volta scongelato.
Per preservarne al meglio il gusto, mescolare sempre bene prima di servirla e aggiungere, se necessario, un filo di olio extravergine a crudo.
Origini della salsa tzatziki
La salsa tzatziki affonda le sue radici nella tradizione greca, dove lo yogurt, il cetriolo e l’aglio si incontrano in una preparazione tanto semplice quanto iconica. Diffusa nei Balcani e nel Medio Oriente con varianti locali, lo tzatziki è diventato simbolo della convivialità ellenica, servito insieme a piatti popolari come l’insalata greca o il gyros di pollo.
La sua freschezza lo rende ideale soprattutto nei mesi estivi, ma resta un accompagnamento apprezzato tutto l’anno, capace di raccontare la storia gastronomica del Mediterraneo.