L’atmosfera che si respira entrando da 180g Pizzeria Romana racconta immediatamente una storia di autenticità e rigore. Una luce morbida avvolge l’ambiente essenziale, dove l’arredamento lascia spazio alla semplicità: tavoli in legno chiaro, sedute minimali e dettagli che richiamano con discrezione lo spirito popolare romano. La scelta di mantenere una cornice senza eccessi sembra suggerire che qui ogni attenzione è consacrata a ciò che arriva in tavola.
Il cuore pulsante di questa pizzeria è l’impasto, affidato alla interpretazione di Jacopo Mercuro. Il suo approccio si fonda su una ricerca costante della materia prima, a partire dalle farine selezionate e dalla lunga lievitazione, elementi che conferiscono alla base della pizza una fragranza riconoscibile e una leggerezza sorprendente. Alla vista, le pizze si presentano sottili, con i bordi croccanti e una doratura uniforme che racconta di forni ben gestiti e mani esperte.
Ricorrente è una filosofia che difende la tradizione capitolina senza però chiudersi alla contemporaneità. Le farciture seguono il ritmo delle stagioni, componendosi di ingredienti mai scontati, esaltati da tagli misurati e abbinamenti che rispettano l’equilibrio dei sapori classici. Le pizze declinano i sapori in chiave nitida: pomodoro appena mantecato, mozzarella che fonde senza mai appesantire, accenti di aromi a volte vegetali, altre volte sapidi, capaci di valorizzare ogni morso.
La preparazione artigianale si avverte nella struttura dell’impasto, arioso ma non cedevole, che sostiene con solidità le farciture, offrendo una piacevole armonia tra croccantezza e scioglievolezza. La pizzeria evita effetti scenici o sovrabbondanza d’ingredienti, preferendo un equilibrio che consente a ciascun componente di esprimersi con chiarezza. L’assenza di piatti iconici fissi permette all’esperienza di rinnovarsi, lasciando intatta la fedeltà verso l’essenza della pizza romana.
180g Pizzeria Romana rappresenta una rilettura attenta e consapevole della pizza tradizionale: qui il rispetto delle lavorazioni artigiane e la centralità della materia prima definiscono un percorso gastronomico sobrio, dove la vera protagonista resta la pizza, restituita nella sua forma più genuina.