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Januarius

Januarius
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Via Duomo, 146
80138 Napoli NA
Italia

Giorno Time slot
Lunedì 13:00-15:00, 19:30-23:00
Martedì Chiuso
Mercoledì 13:00-15:00, 19:30-23:00
Giovedì 13:00-15:00, 19:30-23:00
Venerdì 13:00-15:00, 19:30-23:00
Sabato 13:00-15:00, 19:30-23:00
Domenica 13:00-15:30, 19:30-23:00
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Perchè andarci

Varcare la soglia di Januarius significa immergersi in un microcosmo che dialoga con la storia e la cultura napoletana sin dai primi dettagli: l’ambiente, raccolto e scandito da luci calde che esaltano materiali autentici come legno e pietra, suggerisce un legame diretto con la tradizione ma rifuggendo ogni forma di nostalgia sterile. I tavoli ben distanziati, impreziositi da ceramiche locali, invitano a una pausa dal frastuono cittadino; le pareti accolgono richiami artistici che omaggiano la città, instaurando un senso di continuità tra passato e presente.

La carta di Januarius si impone all’attenzione del gourmet grazie a un equilibrio intelligente fra stagionalità e rispetto per la materia prima. La filosofia culinaria del team di cucina, anche in assenza di un volto chef in primo piano, si percepisce nitidamente nella compostezza della proposta: qui non si cede all’effetto scenico ma si ricerca una profondità di gusto che racconta ogni ingrediente nella sua autenticità. Tra gli antipasti, le verdure locali arrivano in tavola in composizioni essenziali, dove la freschezza e la consistenza suggeriscono un dialogo costante con i produttori del territorio. I primi piatti giocano spesso con la pasta tradizionale, valorizzando condimenti chiari e puliti, senza inutili orpelli; i profumi intensi del pomodoro maturo o dei frutti di mare emergono nitidi, grazie a cotture attente che rispettano il sapore originario.

La scenografia del piatto rimane volutamente sobria, puntando piuttosto su cromatismi naturali che richiamano la Campania più vera – un’insalata di agrumi e erbe fresche, ad esempio, si fa notare per i suoi profumi e la vivacità dei colori, mentre i secondi di pesce o di carne sottolineano l’importanza della tecnica senza mai sacrificare la schiettezza. Fondamentale, in ogni stagione, la capacità del menu di rinnovarsi senza mai rinunciare alla coerenza: ciò garantisce una riconoscibilità che non passa inosservata agli occhi degli appassionati.

A completare l’esperienza, una selezione enologica composta con attenzione, in sintonia con la cucina, pensata per accompagnare i sapori con discrezione e misura. In questo scenario, Januarius si rivela una tappa imprescindibile per chi desidera scoprire – e assaporare – la solidità di una visione culinaria capace di parlare una lingua fatta di memoria, materia e un presente sempre in fermento.

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Januarius

Si trova proprio di fronte al Duomo di San Gennaro a Napoli il ristorante Januarius. Fondato nel 2018 da Francesco Andoli, il locale prende nome e si ispira al patrono della città. Qui ogni dettaglio racconta del mood partenopeo, tra sacro e profano, tra riletture moderne e fedele devozione alla tradizione campana. Si viene accolti da opere d’arte contemporanee, tra quadri e sculture a tema, in uno spazio originale, dalla doppia anima: un po’ ristorante e un po’ bottega con street food, dove la gastronomia e gli ottimi prodotti locali vengono rispettati ed esaltati al massimo.

La pasta utilizzata proviene da un’azienda agricola della provincia di Avellino che si trova a Camporeale in Ariano Irpino, un’area particolarmente vocata alla produzione di grano duro di qualità, ottenuto da antiche sementi. Ecco allora la genovese eseguita a regola d’arte, ma anche gli ziti spezzati al ragù napoletano, gli spaghetti con zucchine alla Nerano, oltre a ricette classiche e gustose che come il baccalà con le scarole e il polpo alla Luciana.

Ci sono anche piatti dal piglio moderno come le Polpette di rana pescatrice su crema di patate silane al lime con julienne di zucchine e finocchi in pinzimonio o gli Gnocchetti di patate fatti a mano, crema di piselli centogiorni del Vesuvio, ragù bianco di agnello, pomodorini confit e crème fraîche. L’antologia della cultura gastronomica locale, anzi la "liturgia partenopea", come viene chiamata qui - è servita con garbo e professionalità. Non mancano ricchi taglieri di salumi e formaggi, che accolgono i clienti in uno spazio curatissimo, dove vocazione alla ristorazione e bottega dialogano e si incontrano armoniosamente, tra arte, cibo, cultura e tradizione.

Si conclude il pasto con dolci come il Januarius, una bavarese al pistacchio con cremoso e croccante alla mandorla e albicocca Pellecchiella del Vesuvio. Nel calice? Si può scegliere tra più di cento etichette di vini provenienti dal meridione, selezionate secondo il motto "Tutto il Sud nel tuo calice". Il miracolo di San Gennaro è anche questo.

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