Più che un semplice ristorante, Krèsios è un progetto che unisce gastronomia, ricerca e accoglienza in un antico casale di campagna situato a Talese Terme, in provincia di Benevento. A capo di questo ambizioso luogo che accoglie un ristorante fine dining, uno shop, una cantina, un bistrot e alcune camere, c’è Giuseppe Iannotti, chef autodidatta classe 1982, nato e cresciuto in Campania.
Krèsios nasce nel 2007 a Castelvenere, un piccolo comune vicino a Telese, per poi trasferirsi nell’attuale masseria nel 2011, quando lo chef Iannotti decide di ampliare il progetto per fare di questo luogo non soltanto un ristorante gourmet, ma un vero e proprio quartier generale della sua innovativa cucina. La struttura accoglie anche lo Iannotti Lab, il suo laboratorio di studio, dove portare avanti le sue ricerche e sperimentazioni, e accogliere chiunque voglia instaurare un dialogo costruttivo e contribuire all’evoluzione del suo approccio gastronomico. La sua sfida è raggiungere la perfezione, capire come migliorare i suoi piatti, farli evolvere e crescere, giorno dopo giorno.
Ma Krèsios è soprattutto il ristorante fine dining di Giuseppe Iannotti, consacrato dalla Guida Michelin con una prima stella nel 2014, seguita dalla seconda nel 2021, il luogo privilegiato dove assaggiare la sua cucina. Il ristorante accoglie gli ospiti in una sala dal design minimalista e raffinato, dove iniziare un sorprendente viaggio gastronomico.
Lo chef Iannotti propone il percorso di degustazione guidata Mr. Brown, chiamato così in onore di un personaggio del film Le Iene di Quentin Tarantino, composto da più di venti assaggi svelati solo al momento del servizio. Il percorso è costruito su misura per l’ospite, che non è costretto a seguirlo interamente, e si divide in due momenti, la prima parte da mangiare con le mani e la seconda da mangiare con le posate, ed è completato da un pairing con i vini scelti e consigliati dal maître e sommelier Alfredo Buonanno.
Pur mantenendo alcuni riferimenti alla cucina campana, i piatti di Iannotti prendono ispirazione da tecniche e sapori arrivati da lontano e riescono sempre a sorprendere e svelare gusti o consistenze inediti. Uno dei piatti simbolo di Giuseppe Iannotti è lo spaghetto allo scoglio, dall’esplosivo sapore iodato, condito da una salsa rossa realizzata con cinquanta diverse varietà di pesce e crostacei. In netto contrasto, un altro suo piatto signature, la minestrina di risoni e formaggino, realizzato con latte e panna di bufala che, riscaldati, si trasformano in una materia filante capace di mantecare la pastina. Servito in un piatto per bebè di plastica dura, questo piatto è un omaggio ai sapori dell’infanzia e ne evoca la semplicità pur nascondendo in realtà una grande tecnicità.
Da non perdere, anche Litchi e violetta, in carta da quattro anni, che rappresenta l’importanza che i viaggi e le influenze arrivate da lontano hanno sulla cucina dello chef: questo dessert racconta un viaggio da Parigi a Madrid, rappresentate da acqua tonica e violetta per Madrid, Champagne e litchi per Parigi.