Nascosto tra le vie del centro leccese, Quanto Basta si distingue per un’eleganza riservata che sembra accogliere l’ospite in una parentesi ovattata dal ritmo cittadino. Lo spazio interno è pensato con gusto sobrio: materiali naturali, un uso sapiente della luce soffusa e dettagli in legno contribuiscono a creare un’atmosfera rilassata e senza fronzoli, dove ogni elemento sembra essere scelto per suggerire intimità senza ostentazione. Il bancone centrale, protagonista discreto della sala, racconta già al primo sguardo la direzione scelta dal locale: quella di una mixology meticolosa, capace di coniugare rigore tecnico e creatività composta.
L’esperienza da Quanto Basta ruota attorno al gesto della miscelazione, elaborato con un’attenzione puntuale alla qualità delle materie prime e al bilanciamento dei sapori. La carta dei cocktail si rinnova seguendo il passo delle stagioni e riflette una ricerca costante, mai dichiaratamente eccessiva ma sempre centrata sull’armonia degli ingredienti. Ogni bicchiere, spesso accompagnato da una guarnizione che ne sottolinea la freschezza – una scorza appena colta, una foglia aromatica – trasmette la filosofia del locale: la volontà di sorprendere senza ingannare il palato, preferendo la precisione alla spettacolarità.
Le proposte culinarie, essenziali nella selezione ma curate nei dettagli, si inseriscono in modo organico nell’esperienza. Piccoli assaggi, pensati per sostenere e non sopraffare l’esperienza del bere, sottolineano la volontà di trovare il punto di equilibrio tra cucina e mixology: nulla risulta accessorio, ogni portata è pensata per accompagnare gli aromi dei cocktail, accentuando la sinergia tra solidi e liquidi.
La filosofia dello chef – una ricerca dell’essenziale, della riconoscibilità del gusto senza sovrastrutture – trova riscontro tanto nella scelta degli ingredienti quanto nella presentazione, sempre pulita e misurata. Qui l'identità si costruisce sulla costanza, sull’attenzione a ogni dettaglio e sulla capacità di offrire una parentesi di piacere autentico lontana dagli eccessi. Ogni visita si trasforma così in un invito alla scoperta, scandito dalla cura per il particolare e da una visione chiara della convivialità contemporanea.