Una cucina primordiale con cottura antica: ecco Pressafuoco, ristorante che nasce in un vecchio stabile, un tempo fabbrica di candele, poi oleificio e consorzio agricolo, oggi cucina strettamente legata al territorio ligure, reinterpretata con fuoco, fumo e brace.
Calamaretti, zuppa di trippa, il Bagnùn, ovvero un piatto che nasce nelle lampare già nell'ottocento. Da segnalare anche il Fregàmai di Oneglia, la cui origine risale all’uso di impiegare gli avanzi degli impasti del pane raschiati via con il coltello, una pasta che si realizza con lo sfregamento delle mani, quindi fregàmai, cioè sfregare le mani. Ancora, il Piccolo bollito alla ligure, lingua, guancia e cappello del prete, riduzione al Rossese di Dolceacqua, senape e pane secco. Ogni ingrediente autoctono viene valorizzato con passione, dando vita a piatti che riscoprono ricette quasi dimenticate.
L’ambiente è caldo, raccolto e ogni piatto è un’esperienza sincera. Un viaggio tanto gustoso quanto inaspettato, che vale la pena di affrontare.