Da Sarri, la Liguria non si limita a comparire nei piatti: si respira nell’aria, si avverte nei piccoli dettagli senza ostentazione. Il menu si costruisce attorno a materie prime locali, trattate con rispetto quasi reverenziale.
Qui le verdure delle campagne circostanti e il pescato che arriva ogni mattina dal porto di Imperia non diventano mai semplici ingredienti, ma veri protagonisti che lo chef Andrea Sarri, con mano precisa, valorizza rinunciando a giochi estetici superflui. La composizione è sempre pulita, affidata a cromie naturali e porzioni che invitano a scoprire i sapori senza distrazioni visive.
Nella filosofia della cucina, emerge una volontà ferma di mettere in scena la purezza, lasciando che ogni elemento racconti la propria storia senza forzature. Il piatto, dunque, si presenta essenziale e raffinato: una fetta sottile di ombrina riposata su un letto di patate al profumo d'oliva, o una fragrante focaccia all’olio ligure che accompagna un’insalata di crostacei appena scottati. Non si rincorre la sorpresa forzata, ma piuttosto la riconoscibilità, il tratto netto di una Liguria che conosce la sua forza e la esprime attraverso i profumi erbacei dell’olio, l’amarezza delicata delle piante spontanee e la mineralità dei suoi prodotti di mare.
Il menù degustazione Lasciatemi fare prevede 7 oppure 5 portate. Tra i piatti alla carta si segnala: Totanetti ripieni di ratatuia alla brace, panissa al cipollotto, funghi porcini e fondo di arrosto; Ramen ligure di pesci e ortaggi di stagione; Spaghetto cotto in acqua di pomodoro e fasolari, gamberi di Oneglia e bottarga di tonno artigianale. Tra i secondi piatti, oltre al pescato del giorno, anche l'Animella glassata e ventresca di tonno ai carboni, piccole insalatine condite con gin e mirto, salsa alla mediterranea.