Quando si viaggia e si gira per supermercati nelle grandi metropoli è facile imbattersi in vegetali che ci sono poco familiari e non ci è mai capitato di cucinare prima, proprio come la radice di taro.
In molti in Italia la conoscono come taro cinese, anche se è un ingrediente popolare in tutta l'Asia e nelle Isole del Pacifico, senza contare altre parti del mondo che ne apprezzano la versatilità e il basso contenuto di carboidrati.
Ma andiamo a vedere nello specifico cos'è il taro e soprattutto in quali ricette è utilizzato di solito.
Cos'è il taro?
Il taro – il cui nome botanico è Colocasia esculenta – è la radice di una pianta tropicale originaria dell'Asia. La sua caratteristica è una buccia marrone scura e sottile, con una polpa interna dal colore lilla/viola.
Con ogni probabilità, la specie è originaria del sud-est asiatico e da qui si è diffusa in varie zone del Pacifico e non solo. Oggi, infatti, è presente in varie parti del mondo, anche nel Mediterraneo.
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Taro: proprietà nutritive
Il taro, esattamente come la patata, è un tubero ricco di carboidrati ma povero di proteine. Nonostante ciò, il taro è un’ottima fonte di amidi, sali minerali come potassio e calcio, fibre e vitamine del gruppo B.
I benefici del taro sono molteplici, tra i più annoverati c’è sicuramente la sua alta digeribilità, molto più di quella della patata. Non solo: funge anche da digestivo naturale. È inoltre un alimento a basso indice glicemico, il che lo rende perfetto per la salute dell’apparato cardiocircolatorio; regola la funzione cardiaca e favorisce la naturale circolazione del sangue.
Taro: come pulirlo e prepararlo
Prima di scoprire alcuni usi e alcune interessanti ricette a base di taro, sarà utile sapere come pulire e preparare alla perfezione questo tubero.
Prima di essere cucinato, il Taro deve essere lavato a fondo; dunque, strofinalo energicamente con le mani sotto il getto di acqua corrente per eliminare ogni residuo di terriccio. Si consiglia di non sbucciare il tubero quando questo è ancora umido: mettere quindi il taro ad asciugare all’aria sopra un canovaccio pulito ed asciutto. Quando il taro sarà asciutto, basterà sbucciarlo con l’aiuto di un coltello ben affilato.
Che sapore ha il taro
Il taro è una radice amilacea utilizzata in molte cucine asiatiche e tropicali. Ha un sapore delicato, leggermente terroso e dolciastro, simile a una combinazione tra patate e castagne. Il suo gusto può variare leggermente in base al metodo di cottura, ma in genere è piuttosto neutro, il che lo rende adatto sia per piatti dolci che salati. La consistenza del taro è cremosa quando cotto, ed è apprezzato per la sua versatilità culinaria.
Ricette con il taro
Bollita, arrostita, in padella, in purea, stufata o fritta: le ricette a base di taro sono simili a quelle con le patate o le patate dolci, e sono perfette per qualsiasi ricetta.
Nella cucina hawaiana è molto facile trovare ricette a base di taro e si stima che ci siano più di 300 varietà del famoso Poi Hawaiano, il più comune fra i piatti con questa radice. E il taro si può anche bere, visto che è diventato molto celebre mettere polvere di taro per fare il taro bubble tea.
Molto celebre la zuppa coreana a base di taro, che pare aiutare le funzioni digestive oltre ad avere un ottimo sapore: la zuppa viene infatti servita in genere durante le festività e le occasioni più importanti perché aiuta appunto a mandare giù tutti i piatti preparati per l'occasione.
In Italia non è facilissimo trovare il taro e piatti a base di taro. Potete acquistarlo principalmente online, e potete assaggiare questa radice nei ristoranti cinesi che servono dim sum o polpettine ripiene di taro: la sensazione è molto simile a quella di una patata ma dalla texture molto più leggera.
Se questa radice vi ha incuriosito guardate questo articolo per scoprire quali sono le radici commestibili e i loro impieghi in cucina.