Chi l’ha detto che dove si beve bene non si possa anche mangiare bene? Ancora molti vedono con sospetto il food pairing tra cibo e cocktail, ma a Roma non mancano i locali capaci di farvi ricredere. Dall’amaro bar con cucina all’agaveria dove si mangia messicano, dal locale che sperimenta le fermentazioni sia in cucina che al bancone, a quelli che hanno sposato in pieno la filosofia spagnola delle tapas “para compartir” e ci uniscono un bel drink in abbinamento. Eccovi dieci indirizzi selezionati qua e là nella Capitale.
Cibo e drink: 10 cocktail bar con cucina a Roma
Chorus Cafè
Prendi due fuoriclasse di grande esperienza e falli sfidare a colpi di piatti e cocktail. I due sono il barman Massimo D’Addezio e lo chef Arcangelo Dandini, che cura la consulenza della cucina. Il primo è l’accoglienza al bancone fatta a persona, nonché re capitolino del Martini; il secondo una certezza della ristorazione romana, dalla cui tradizione culinaria pesca molte idee per i suoi piatti. Il tutto in una location d’eccezione, perché è il bar dell’Auditorium della Conciliazione, realizzato in quello che era anticamente lo spazio per le prove del coro (motivo per cui si chiama Chorus).
Chorus CaféVia della Conciliazione 4, RomaSito web
La Punta Expendio de Agave

Questo progetto ruota tutto attorno al Messico e ai viaggi di Roberto Artusio e Cristian Bugiada, che quando possono tornano nel paese dei Maya alla ricerca di nuove chicche per il loro bancone. Tequila, Mezcal e tutti gli altri distillati tipici prodotti con l’agave sono la base per i loro cocktail. Per capirci, loro sono della scuola del The Jerry Thomas Project e di Freni e Frizioni e sulla loro capacità di far drink indimenticabili non ci sono dubbi. In cucina, c’è Sara Bugiada, sorella di Cristian, che gioca con la tradizione messicana, cercando di essere il più possibile fedeli ai piatti assaggiati nei viaggi nel paese delle nuvole. Il mix è riuscitissimo.
La Punta Expendio de AgaveVia di Santa Cecilia 8, RomaSito web
Drink Kong
Se vogliamo far riferimento alle classifiche, il Drink Kong è il miglior cocktail bar d’Italia. È al n.19 del ranking della World Fifty Best Bars e questo risultato è il frutto di anni di ricerca dietro al bancone che Patrick Pistolesi e company hanno svolto in questi anni nonostante i marosi del Covid. Al bancone i migliori cocktail della città, serviti con una grandissima professionalità, la cucina è fusion e semplice allo stesso tempo e si esprime bene anche la domenica con il brunch (occasione imperdibile per assaggiare il Bloody Mary di Patrick).
Drink KongPiazza San Martino ai Monti 8, RomaSito web
Latta

Foto Alberto Blasetti
Ecco un altro locale che ha qualcosa a che fare con il Jerry Thomas Project, nella misura in cui uno dei soci è Alessandro Procoli, già fondatore del Jerry. Insieme a Leonardo Di Vincenzo (Birra del Borgo) e soci, si sono divertiti a giocare sulle fermentazioni, sia al bicchiere che in cucina. E se birra e vino sono fermentati per definizione, provate ad assaggiare un drink con kombucha o un highball dal loro bar-lab. In cucina c’è Marco Moroni, che pure si diverte con le fermentazioni e tira fuori piatti apparentemente da fast-food, ma molto pensati. Si segnala anche in questo caso l’occasione brunch, che specialmente quando fa caldo è davvero piacevole, nella piazzetta riservata in cui si trova questo locale.
Lattavia Antonio Pacinotti 83, RomaSito web
Il Marchese
Liberamente ispirato alla storia del Marchese del Grillo, questo amaro bar con cucina è un po’ nobile, un po’ carbonaro. Nobilissima la selezione dell’amaro bar, che propone i liquori della tradizione italica e non solo sia assoluti che in miscelazione (insieme a drink con altre basi). Nella parte cucina si assiste al continuo saliscendi fra ispirazioni da osteria e ingredienti più nobili: il gioco – riuscito – è far funzionare insieme le due anime.
Il MarcheseVia di Ripetta 162, RomaSito web
Blind Pig

Foto Carlo Romano e Giordana Bufo
Mattia Ria ed Egidio Fidanza sono i due soci e animatori di questo bancone di quartiere, in zona San Giovanni. Da non perdere il loro Martini, ma anche il Bloody Mary che accompagna l’ottimo brunch, un divertente appuntamento al grido di “para compartir”. L’accompagnamento food di questo locale è senza confini e orientato alla socializzazione al tavolo, fra un morso e un sorso. La cucina è semplice, ma efficace e il divertimento è assicurato.
Blind PigVia la Spezia 72, RomaSito web
Ma Mi Mo

Foto Stefano Delìa
Stile che più industriale non si può, a base di cemento e strip led, in quel di Centocelle, ex borgata, oggi periferia cool della Capitale. Il bancone è il protagonista e non a caso è al centro della sala, oltre che del progetto dei tre amici Nicola Formisano, Valentino Cuzzeri e Luca Marengo. La cucina tuttavia non vuole restare indietro e fa parte del lavoro di ricerca che questi ragazzi appassionati hanno deciso di intraprendere. Il gioco è trovare le migliori materie prime e twistare, sia al bancone che in cucina dove prevale il concetto di tapas.
Ma Mi MoVia degli Olivi 47, RomaSito web
Ercoli 1928
Un indirizzo che vale per tre, nel senso che Ercoli è una piccola catena di locali polivalenti che ha fatto del buon bere e del buon mangiare la sua filosofia. Per quanto riguarda il reparto beverage, ciascuno degli indirizzi ha la sua particolare caratteristica: quello di Prati è Champagne bar, quello dei Parioli Vermouth bar e l’ultimo nato Ercoli Trastevere è un Tini Bar, nel senso che fa soprattutto drink signature, preferibilmente in coppa Martini (ma non necessariamente base gin). Fra i tre l’ultimo è quello più attraente, con il suo Theatre Bar, con tanto di gradinata che guarda il bar come se fosse una scena, costruito riadattando le forme dell’ex Teatro Puff. La parte food è curata in tutti gli indirizzi e approfitta anche degli immensi banconi ricchi di delizie gastronomiche.
Ercoli 1928Parioli: Viale Parioli, 184
Prati: via Montello 26
Trastevere: via Giggi Zanazzo, 4Sito web
Pacifico
All’interno del delizioso palazzo Dama, un boutique hotel a due passi da Piazza del Popolo, c’è un indirizzo quasi nascosto ma assolutamente da scovare. È Pacifico, che qualcuno già conosce per la fortunata esperienza fra Milano e Porto Cervo, e che ha portato a Roma una ventata di freschezza sudamericana. Da un lato il Pisco Bar, guidato dal bravissimo bar manager Alessio Giovannesi, dall’altro la parte ristorazione a base di cucina peruviana e nikkei. Se volete un ceviche e un Pisco Sour a regola d’arte questo è il posto giusto. O ancor meglio, il consiglio del bartender è di provare il suo Negroni Ceviche, magari nella bella stagione, quando si potrà sorseggiare nella bella cornice della piscina (un unicum nel centro storico di Roma). Non ve ne pentirete.
PacificoLungotevere Arnaldo da Brescia 2, RomaSito web
Caffè Doria
I locali nei musei sono sempre una buona notizia. In questo caso andiamo oltre, perché Caffè Doria è all’interno di Palazzo Doria Pamphilj, negli ambienti che un tempo ospitavano le scuderie nobili. A ricordare l’antica funzione, una monumentale fontana-abbeveratoio del Seicento, mentre a testimoniare l’attenzione alla pittura, alle pareti ci sono delle video-installazioni che riproducono magnifiche opere d’arte in un’immaginaria mostra impossibile. Ma andiamo al sodo, cioè al bere e mangiare: qui si fa anche colazione, ma il momento migliore è dall’aperitivo in poi, quando il gin-trolley dispensa ottimi gin tonic (ma anche altri drink sono di ottima fattura) con i migliori gin del mondo. In cucina, il giovane Massimiliano Mazzotta ha studiato una carta che alterna confort food e proposte più ardite, ma che sempre guardano all’abbinamento con i drink.
Caffè DoriaVia della Gatta 1/a – 1/b, RomaSito web
Zuma

Cocktail e sushi bar, in un ambiente elegante e, nel caso di Roma, possiamo dire anche con una vista mozzafiato. Zuma è un progetto internazionale, che nella Capitale ha trovato posto in cima a Palazzo Fendi, l’ideale landmark cittadino che si oppone a Trinità dei Monti dal lato opposto di via dei Condotti. Posizione eccezionale, quindi, e una proposta di cucina nipponica “autentica ma non tradizionale”. I cocktail sono invece un ideale contraltare italico perché, anche nel sito in inglese, la parola d’ordine è “aperitivo”. Di recente è stato inaugurato anche l’appuntamento del brunch.
ZumaVia della Fontanella Borghese 48, RomaSito web