L’ode alla notte di Patrick Pistolesi inizia qualche serranda più in là rispetto al suo amatissimo Drink Kong. Il barman romano che ha portato l’Italia al numero 16 della The World's 50 Best Bars ha appena inaugurato lo spin-off della sua creatura. Si chiama Nite Kong, il nome è appunto una storpiatura di Night perché l’ispirazione dichiarata è quella dei night club anni Settanta e perché la notte è la musa a cui il barman ha dedicato questa nuova fatica. “È la notte a cui devo tutto, che mi ha fatto innamorare del mio lavoro e che mi ha fatto conoscere mia moglie”, dice un Patrick Pistolesi come sempre istrionico.
Il lancio in occasione del Roma Bar Show
A pochi giorni dall’apertura, abbiamo avuto l’occasione di visitarlo la sera prima dell’apertura dei battenti del Roma Bar Show. Una serata in partnership con Perrier ha portato fra i divanetti in velluto del Nite Kong i bartender del Danico di Parigi, Corentin Gaudin, per gli amici Coco, e Davide Bagnato. Quattro drink in shift tutti dedicati alla moda emergente del long drink: bassa gradazione, sake o shochu come base alcolica e grande gusto, per potersi concedere più di un assaggio in una sera, senza esagerare.
La cocktail list del Nite Kong
Non sono però i drink della cocktail list messa a punto da Pistolesi e dall’head bartender Mattia Capezzuoli. Appena tornato a Roma, dopo aver fatto più che bene a Milano, è a lui che Pistolesi e soci hanno lasciato le chiavi del bancone della nuova creatura. Nella città meneghina Capezzuoli si era fatto conoscere prima al 1930, nell’anno della “promozione” in 50 Best Bars, quindi al Camparino in Galleria, dove era stato head mixologist.
La carta si apre con l’ode alla notte scritta in inglese da Patrick Pistolesi: “This is our celebration to our favorite part of the 24 hours” (questa è la nostra celebrazione della parte che più amiamo delle 24 ore), si legge nei versi del barman-poeta. Per quanto riguarda i drink in lista, tutti fra i 20 e 22 euro, “la carta – spiega Capezzuoli – si suddivide in due sezioni: i classici, che siamo andati a pescare non solo fra i più amati come il Negroni e il Manhattan, ma anche fra alcuni dei drink dimenticati, e i nostri signature. Sono otto, tutti dedicati alla notte, nei nomi e nell’ispirazione. Inoltre c’è una selezione di champagne per i clienti che amano le bollicine”.
Un night club anni Settanta (modernizzato)
La differenza numero uno è l’estetica. Pur essendo sempre ispirata agli anni Settanta, ne coglie altri aspetti tipici, che come si diceva riprende gli elementi del night club: ci sono i divani di velluto, l’ambiente è scuro, i neon che caratterizzano il Drink Kong qui mancano e al loro posto ci sono schermi che proiettano immagini ipnotiche (prima concessione alla modernità).
L’unico punto di luce è il bancone in fondo, con la bottigliera retroilluminata, che fa da quinta teatrale su cui si muovono i professionisti del bar in controluce. Fra le bottiglie a vista, una selezione essenziale quanto importante di referenze, da lavorare su un innovativo bancone a esagoni. Altra concessione alla modernità, Pistolesi spiega di averlo visto a Londra al Tayēr di Alex Kratena e Monica Berg (n.2 di The Wolrd's 50 Best Bars) e averlo fatto fare su misura dalla stessa azienda per il Nite Kong.
Servizio in giacca e cravatta
Esperienza è la parola che ricorre, oltre che notte. Nite Kong nasce per sublimare l’esperienza del Drink Kong, dove si beve anche in piedi, cosa che invece non si farà al Nite Kong, dove i coperti sono in numero limitato, al massimo una trentina.
L’anima street di Drink Kong qui si trasforma in un servizio con tocchi più raffinati: personale in giacca e cravatta, menù in pelle, selezione premium anche nell’offerta food, che pure proviene dalle cucine della “casa madre”, a cui il nuovo locale è collegato da un passaggio interno. Nite Kong apre dopo le 21, quindi qui non si verrà per cenare, ma al massimo per concedersi qualche accompagnamento da abbinare alla bevuta. In carta ci sono le ostriche, il caviale, il Pata Negra, così come alcuni piatti che riprendono lo stile del Drink Kong come i ravioli al vapore, impreziosendolo con tocchi come il tartufo nel ripieno.