Tra le varie sostituzioni in cucina adatte agli allergici, ai vegani e a chi si affaccia verso un’alimentazione più consapevole e sostenibile, c’è senza dubbio la panna vegetale. La panna vegetale, anche detta panna vegana, è un alimento che è nato per sostituire la classica panna da cucina a favore di chi si scopriva intollerante al lattosio. La prima panna vegetale era insapore e priva di consistenza, quasi impossibile da montare. Nel corso degli anni, la ricerca sul food ha compiuto passi da gigante e si è dimostrata molto attenta nei confronti non solo dell’obiettivo alimentare, ma anche nella performance del prodotto stesso. Ecco perché la panna vegetale attualmente in commercio, con un po’ di attenzione e di ricerca, è perfetta per preparare qualsiasi ricetta che in cucina preveda l’utilizzo della panna.
Panna vegetale: composizione
La panna vegetale non contiene ingredienti di origine animale. Che sia panna di soia, panna di riso o di qualsiasi altro ingrediente, la panna vegetale è adatta a preparazioni sia dolci che salate. La panna vegetale, che da qualche tempo è ormai priva del sodio caseinato (piccola quantità di ingrediente di origine animale che veniva inserito nelle prime panne vegetali), contiene un mix di grassi provenienti da diverse fonti. Le differenze tra i grassi vegetali e quelli animali sono sostanziali, i primi contengono grassi insaturi più liquidi e poco adatti al processo di montatura, i grassi animali invece sono principalmente grassi saturi più stabili e solidi che però contribuiscono in maniera sensibile alla formazione del colesterolo nel sangue. Per rendere quindi la panna vegetale più stabile, consistente e adatta alla montatura, l’industria alimentare ha isolato e raffinato le porzioni grasse. In alternativa si svolge la tecnica dell’idrogenizzazione che, partendo dalla materia prima vegetale, si esegue un processo chimico che trasforma i grassi insaturi (più liquidi) in grassi saturi (più solidi).
Tipologie di panna vegetale
La panna vegetale è sempre composta da un ingrediente principale:
- panna di soia
- panna di riso
- panna di cocco
- panna di mandorla
- panna di avena
A seconda della preparazione potrete scegliere tra panna vegetale da cucina (per le preparazioni salate), panna vegetale da montare (adatta alle preparazioni dolci e salate) e panna vegetale da montare dolcificata (adatta alle preparazioni dolci).
Calorie della panna vegetale
A differenza di quella che è la credenza comune, la panna vegetale non è un prodotto ipocalorico o adatto a chi esegue una dieta allo scopo di perdere peso. La panna vegetale, grazie al processo di idrogenizzazione, ha un alto contenuto di lipidi e calorie sconsigliati per un’alimentazione equilibrata e povera di zuccheri.
Panna vegetale senza lattosio
Tutta la panna vegetale industriale è senza lattosio e quindi adatta a chi è intollerante. Se assunta con parsimonia può essere una valida alternativa per la preparazione di dolci senza lattosio e ricette salate prive di questo componente difficilmente digeribile per chi è intollerante.
Panna vegetale: è sempre adatta ai vegani?
La risposta a questa domanda è sempre affermativa. Per togliersi ogni dubbio, tuttavia, consultate sempre l’etichetta degli ingredienti sulla confezione del prodotto che intendete acquistare e verificate la presenza del simbolo di certificazione vegan.
Come fare la panna vegetale a casa
Ingredienti:
200 ml di latte di soia non zuccherato
400 ml di olio di semi
Preparazione:
Versate nel bicchiere del mixer il latte di soia. Aggiungete l’olio di semi. Frullate con il minipimer ad intermittenza fino a rendere denso il composto. Aggiungete poi lo zucchero in caso vogliate procedere con la preparazione di un dolce. Conservate la panna vegetale in frigorifero fino al suo utilizzo.
Conclusioni
Preferite sempre una panna vegetale fatta in casa, magari con latte vegetale autoprodotto, ad una panna vegetale industriale.
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