Dom Carella durante la masterclass
Domenico Carella, noto bartender di fama internazionale, anche quest’anno ha coordinato tutta la parte dedicata alla mixology di Ein Prosit. Ascoltarlo è sempre un piacere, perché ha molto da trasferire e da insegnare, sia come bartender sia come consulente. Abbiamo seguito una sua masterclass al De Room, suddivisa in due parti. Nella prima sessione, ha spiegato come è nato Carico, il locale che ha fondato a Milano assieme ad altri soci poco prima della pandemia, raccontando lo studio che c’è dietro ogni dettaglio (dalla location alle luci, dalla proposta food & beverage a dettagli non lasciati al caso come l’altezza delle sedute, che non schiacciano lo stomaco). Poi, Carella ha illustrato anche l’inedita proposta della room “a tempo”: gli ospiti si siedono attorno a un unico tavolo per poche persone, non pagano a cocktail ma a minuti.
Dopo l’esordio della Martini Room, quest’anno è arrivata la Negroni Room, dove una serie di variazioni sul tema del celebre cocktail accompagnano in un viaggio nella storia e nei luoghi iconici del drink nato a Firenze nel 1919. “Carico ha rivoluzionato un po’ il mondo dei cocktail bar - ha spiegato il bartender - siamo stati tra i primi a proporre bevande fermentate, oltre a un vero e proprio studio del pairing a partire dagli ingredienti dei cocktail”. Nella seconda parte della masterclass Carella ha trattato proprio il tema degli abbinamenti, con una serie di analisi sensoriali interattive con i partecipanti. Ecco allora lo studio di dolce, amaro, sapido, umami e acido, dei migliori pairing e di come i sapori vengano esaltati in base alla combinazione tra cibo e bevanda: un esercizio pratico che Carella ha condotto facendo esperimenti di abbinamenti tra Bibite Sanpellegrino e sapori definiti, dal cioccolato al formaggio, dagli agrumi al pomodoro.
Dabiz Muñoz: un’antologia di sapori