“Quando è stato letto il mio nome ho provato una grande emozione, non ci sono parole per descriverla”. Così racconta Edoardo Tizzanini, il giovane chef che ieri, 21 gennaio, ha vinto la finale italiana della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25. Accompagnato dal mentor Davide Galbiati, ha conquistato la giuria con il signature dish An artichoke heart, un piatto realizzato con tutte le parti del carciofo, che ha messo d’accordo i cinque grandi nomi della gastronomia chiamati a valutare i giovani under 30 che hanno partecipato alla finale regionale italiana del concorso. Emozionato, ma sicuro delle proprie capacità e consapevole di quanto sia necessario continuare a percorrere la giusta strada per realizzare i suoi sogni, è lui che rappresenterà l'Italia alla Grand Finale internazionale in programma il prossimo autunno a Milano, quando i giovani finalisti provenienti da tutto il globo si contenderanno il titolo mondiale di miglior chef under 30.
Il signature dish con cui ha vinto? “Un cuore di carciofo che è stato scavato, farcito con crema di carciofo e petali di tartufo nero, Parmigiano, le foglie del carciofo stesso e rabarbaro. Accanto, vengono serviti dei side dishes con fegati e cuori di piccioni, una composta di mele e rabarbaro, del pane e una spuma di nocciola”, spiega Edoardo. Fiorentino, 29 anni, è il sous-chef nello storico tre stelle Michelin guidato dai fratelli Cerea: il ristorante Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo). Abituato a lavorare accanto ai grandi, vanta un curriculum con importanti esperienze in terra spagnola, dove ha fatto tappa nelle brigate di El celler de Can Roca, Disfrutar e Lasarte, pietre miliari della cucina iberica e non solo. Lo abbiamo intervistato a caldo, subito dopo la proclamazione.
Ecco che cosa ha raccontato Edoardo Tizzanini a Fine Dining Lovers.