Firenze fuori porta: i ristoranti per una gita in campagna tra vigneti e oliveti

La Rocca di Castelfalfi si trova a Montaione, in un antico borgo che fa capo all'Hotel Castelfalfi. Qui si viene per la cucina dello chef Davide De Simone, ma anche per godersi il panorama incredibile e la bellezza di questo luogo fuori dal tempo, che accoglie tra castello medievale, parco, chiesa e botteghe. La proposta gastronomica parte dalle radici mediterranee dello chef, di origini siciliane, per arrivare alle colline toscane. Ogni piatto racconta un viaggio o un ricordo, tra prodotti stagionali, ingredienti locali e materie prime in arrivo dalla tenuta agricola.

Che ne dite di fare un giro a Pistoia? In meno di un'ora arrivate nel cuore della città, dove merita una visita Incipit Ristorante. Qui lo chef Giovanni Skrebe offre una proposta decisamente creativa, capace di superare i confini territoriali, con un approccio che definisce “un'audace sfida alla cucina del territorio”. Sperimentazione e ricerca sono le parole d’ordine di questo indirizzo dove nulla è lasciato al caso: si va dal Bisonte al pepe verde con spuma di patate e kefir al Pescato del giorno, con salsa yume e cetriolo in osmosi. A scelta, si può optare per il menu alla carta o per uno dei due percorsi degustazione, perfetti per conoscere la cucina dello chef.

Poco fuori Firenze, ecco il ristorante Tre Rane all’interno della Tenuta Poggio Casciano di Ruffino, storica maison vitivinicola che qui vede protagonisti vitigni di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Un realtà agrituristica situata appena fuori dal borgo di Grassina, che include anche il Wine Relais in una villa rinascimentale, con tanto di piscina a sfioro e camere con vista sulla vigna, e l’Enoteca con giardino. Tre Rane nasce con l’idea di offrire una cucina raffinata, omaggiando nel nome il leggendario ristorante aperto a Firenze da Leonardo da Vinci e Sandro Botticelli. Prodotti locali e stagionali sono al centro dell’offerta gastronomica, mentre ai wine lover suggeriamo la prenotazione di un Tour & Tasting per scoprire le etichette di casa e visitare la cantina. 

Nel cuore del Chianti Rufina, Podere Belvedere Tuscany è l'indirizzo giusto per godere di una vista incantevole sulle colline toscane, ma anche per immergersi nella natura e nella cucina di Edoardo Tilli. Lo chef di casa, molto apprezzato, fa tanta ricerca non solo sulla selvaggina e sulla carne, ma anche sul mondo vegetale: un vero conoscitore della materia prima., capace d rendere unico ogni piatto. La sua è una proposta gastronomica che strizza l'occhio alla campagna toscana, ai suoi riti e ai suoi sapori, senza dimenticare di offrire anche qualche guizzo creativo. Il posto giusto per chi decide di fare una gota fuori porta e magari fermarsi anche a dormire, nelle camere della struttura.

Un grande classico quando si pensa alla gita fuori porta in Toscana? Un pranzo (è aperto solo a mezzogiorno) a casa del re della bistecca. Prenotate (perché è obbligatorio) per andare da Solociccia a Panzano, il ristorante dell'Antica Macelleria Cecchini. Segnalato anche dalla Guida Michelin, è l'indirizzo giusto per i meat lover, anche se - accanto alla proposta di care - è disponibile un percorso vegetariano. Attenzione alla puntualità: il menu è unico e viene servito a un orario preciso, a partire dalle 12.30. “Si mangia tutto dal naso alla coda in convivio”, si legge sul sito: un posto che promette pranzi in compagnia, con menu a prezzo fisso (40 euro).

Si trova nel cuore della campagna toscana, a pochi chilometri da Siena. Alle porte del borgo medievale di Torri Sovicille, La Sosta del Cavaliere è il posto giusto per una gita fuori porta da Firenze. Qui si viene per godere di una vista stupenda sul verde, con la città del Palio all'orizzonte, ma soprattutto per provare la cucina fine dining dello chef Leonardo Fiorenzani. Membro dei JRE, ma anche Ambasciatore del gusto, in poco tempo ha conquistato il consenso delle guide gastronomiche, dal Gambero Rosso a Identità Golose. Premiato tra “i cuochi rivelazione del 2025” dagli opinion leader della gastronomia italiana, propone una cucina basata sulle materie prime del territorio (molte provenienti dall'orto di casa) e sulle tecniche moderne. Da provare uno dei menu degustazione, in abbinamento ai vini selezionati dalla sommelier Michela Bigio.

Un altro consiglio? Una gita a Pistoia. Qui, nel cuore della città, da non perdere una sosta da Baldo Vino, ristorante ed enoteca all'interno del seicentesco Palazzo Cancellieri, dove si respira un'atmosfera d'altri tempi, in una location storica ed elegante. La cucina è affidata al valido chef Andrea Ciottoli, che - forte di esperienze importanti alle spalle - sorprende con una proposta gourmet ragionata, fondata su pochi ingredienti ben selezionati, capaci di regalare al palato sapori netti e distinti. Da non perdere il wine pairing, con i nettari selezionati dal titolare Francesco Balloni, che ha dato vita a una cantina di oltre 3 mila etichette. Tra lampadari importanti, mobili d'antiquariato e pareti rivestite di seta, farete un'esperienza unica, per un piacevole e raffinato tuffo nel passato.