Per rendere il ripieno ancora più aromatico, si può aggiungere una punta di noce moscata, secondo la tradizione. La pasta deve essere sottile ma resistente, per evitare che si apra in cottura.
È importante sigillare bene i bordi, aiutandosi eventualmente con un po' d'acqua. Per chi cerca ispirazione su altri sapori lombardi, ecco una selezione di piatti tipici della Lombardia da provare.
Origine della ricetta
I casoncelli alla bergamasca sono un simbolo della tradizione culinaria della provincia di Bergamo. La loro storia risale al Medioevo, quando venivano preparati con ingredienti semplici e facilmente reperibili, spesso come piatto delle feste.
Il termine "casoncello" deriva probabilmente dal latino capsa, ovvero contenitore: una piccola pasta ripiena che custodisce sapori intensi e autentici. La versione bergamasca si distingue per l'uso del ripieno di carne e il condimento con burro fuso, pancetta e salvia, che esalta ogni boccone con un profumo inconfondibile.
Oggi i casoncelli rappresentano non solo un comfort food locale, ma anche un piatto celebrato in numerose sagre e ristoranti tipici, sinonimo di ospitalità e memoria gastronomica.
Conservazione
I casoncelli possono essere conservati in frigorifero, crudi, per un giorno al massimo, ben coperti da pellicola. Si consiglia di consumarli appena fatti per apprezzarne al meglio la consistenza e il sapore. Se si desidera conservarli più a lungo, è possibile congelarli: una volta pronti, disporli su un vassoio infarinato e riporli in freezer. Una volta induriti, trasferirli in sacchetti per alimenti. Cuocerli direttamente da congelati, prolungando leggermente i tempi di cottura.