Per ottenere pici elastici e consistenti, lavorare a lungo l’impasto e rispettare i tempi di riposo. Nella cottura del sugo, mantenere la fiamma bassa per preservare la dolcezza dell’aglione.
Un filo di olio extravergine a crudo aggiunto al termine esalta i profumi del piatto.
Chi desidera un risultato ancora più leggero può provare la variante dei pici all’aglione in bianco, preparata senza pomodoro: l’aglione viene lasciato stufare dolcemente con olio e vino bianco, per ottenere un condimento cremoso e delicato, ideale per chi vuole apprezzare pienamente l’aroma di questo ingrediente unico. I pici all’aglione in bianco sono poi serviti con abbondante Parmigiano grattugiato.
L’aglione: cos’è e perché è diverso dall’aglio comune
L’aglione della Valdichiana è una varietà antica di aglio coltivata in Toscana, caratterizzata da spicchi molto grandi e da un gusto delicato, privo di allicina, quindi più digeribile rispetto all’aglio comune.
Proprio per questa sua dolcezza naturale, è l’ingrediente principe dei pici all’aglione, piatto che unisce semplicità e intensità di sapore.
Consigli per un sugo bilanciato e profumato
- Utilizzare passata di pomodoro di qualità, densa e dolce, per valorizzare il profilo aromatico dell’aglione.
- Dosare il peperoncino con attenzione per non coprire l’equilibrio del piatto.
- Aggiungere qualche foglia di basilico fresco a fine cottura per una nota erbacea.
Abbinamenti e vini consigliati
I pici all’aglione sono una ricetta originale toscana, perfetti come primo piatto conviviale da accompagnare a un calice di Chianti Classico o di Rosso di Montepulciano, vini che sostengono la struttura del sugo senza sovrastarne la delicatezza.
Come molti altri piatti tipici toscani – dalla ribollita alla pappa al pomodoro – i pici all’aglione raccontano un legame profondo con il territorio e le sue tradizioni contadine.