Per un gusto più leggero si possono preparare anche prugne sciroppate senza zucchero, sostituendo parte dello zucchero con dolcificanti naturali come miele o succo d’uva.
Una variante interessante è la cottura in forno, che concentra ulteriormente gli zuccheri naturali del frutto.
Come scegliere le prugne giuste
Per ottenere prugne sciroppate perfette è importante selezionare frutti maturi ma sodi, così che non si sfaldino durante la cottura. Le varietà scure come la Stanley o la President regalano un colore intenso e una dolcezza marcata, mentre quelle gialle donano una nota più fresca e delicata.
La stessa attenzione si ritrova in altre conserve tradizionali, come le visciole sotto zucchero, un metodo casalingo che valorizza la frutta di stagione trasformandola in una golosa riserva da dispensa.
Aromi e liquidi per uno sciroppo profumato
Oltre alla cannella, lo sciroppo può essere arricchito con scorza di limone, vaniglia o anice stellato. Chi ama i profumi più intensi può sostituire parte dell’acqua con vino bianco secco o con un liquore delicato, ottenendo conserve più aromatiche e complesse.
Come conservarle e utilizzarle
Le prugne sciroppate si conservano in dispensa per 10-12 mesi, purché i vasetti siano stati sterilizzati correttamente. Una volta aperti, vanno tenuti in frigorifero e consumati entro pochi giorni.
In cucina sono estremamente versatili: si possono servire come dessert semplice, con panna o gelato, oppure utilizzare per guarnire crostate, cheesecake e dolci al cucchiaio. Ottime anche come accompagnamento a formaggi erborinati o carni arrosto, per un contrasto agrodolce sorprendente.