Classe 1985, Antonio Biafora nasce e muove i suoi primi passi nel mondo della ristorazione all’interno della struttura di famiglia, situata a San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila, in Calabria. Nato ben 45 anni fa, come piccolo chiosco dove comprare qualcosa da mangiare lungo la strada statale 107, il progetto della famiglia Biafora è cresciuta nel corso gli anni, un mattone dopo l’altro, diventando prima una trattoria, poi una sala ricevimenti e poi un hotel con spa, grazie al lavoro e alla passione del nonno Antonio e di tutta la famiglia. Le radici della passione di Antonio Biafora per la cucina affondano quindi nella tradizione familiare, nel luogo che lo ha visto crescere ed evolvere anno dopo anno. Dopo il liceo, Antonio Biafora si laurea in Scienze Turistiche, prima di tornare al ristorante di famiglia, dove inizia a dare una mano in sala. Si accorge però presto che la cucina è l’ambito che lo incuriosisce e appassiona maggiormente. Dopo un lungo percorso di formazione gastronomica, che lo porta a frequentare la scuola di cucina di Alma, lo chef arricchisce la sua esperienza in cucine rinomate come quella del Grand Hotel Vanvitelli, in provincia di Caserta, quella del ristorante bi-stellato Bracali a Massa Marittima o dello stellato Cucina del Sud a Potenza. Dopo una breve parentesi in Giappone, dove fa uno stage nel ristorante di Michel Bras, lo chef Biafora torna a casa, in Sila: è il momento di aprire Hyle, il ristorante gastronomico del Biafora Resort & Spa – Hotel. Il locale viane inaugurato nel gennaio del 2020, poco prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Nonostante questa dura battuta d’arresto, Hyle attira rapidamente l’attenzione della critica gastronomica e i riconoscimenti non tardano ad arrivare: nel 2021 ottiene la prima stella Michelin e Biafora è nominato Chef Sorpresa dell'anno dalla Guida Identità Golose. Nel 2024, il ristorante Hyle riceve la stella verde Michelin e si colloca in decima posizione nella classifica degli Europe Top 30 New Restaurants stilata da Opinionated About Dining.
Ristoranti
Lo chef Antonio Biafora è a capo del ristorante fine dining Hyle, situato in località Torre Garga, in provincia di Cosenza. Immerso nel paesaggio incontaminato della Sila, nel cuore della Calabria, il ristorante fa parte dell'impresa di famiglia, il Biafora Resort & Spa – Hotel. Il nome del ristorante, che in greco significa materia, è il termine anticamente usato per designare i territori silani che lo ospitano, ricchi di materie prime e sapori, verdure e tuberi, erbe aromatiche e bacche.
Ed è proprio dalle ricchezze del territorio che parte l’approccio culinario dello chef Biafora, che mette al centro gli ingredienti e i prodotti locali per tracciare un vero e proprio viaggio nell’identità gastronomica più profonda della sua terra. La sua cucina tecnica e raffinata reinterpreta tradizioni e gusti silani per portare in tavola il suo “fine dining di montagna”. Lo chef propone qui due percorsi di degustazione (Pùzaly, in sette portate, e Chjùbica, composto da undici piatti) e un menù à la carte, che permettono di scoprire la sua cucina sofisticata e audace. L’approccio di Antonio Biafora riserva un’attenzione particolare alla sostenibilità, che ha permesso al ristorante Hype di ottenere nel 2024 la stella verde della Guida Michelin, un importante riconoscimento riservato ai ristoranti che dedicano un’attenzione particolare al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni e alla valorizzazione dei prodotti del territorio.
Ricette e piatti
Quella di Antonio Biafora è una cucina di montagna, intensa e autentica, che incontra la raffinatezza del fine dining. Prodotti locali e di altissima qualità, tecniche all’avanguardia, ricerca e precisione sono alla base dell’approccio gastronomico dello chef calabrese, indissolubilmente legato alla famiglia e alla sua terra. La Sila, terra di boschi calabresi, abbonda di erbe selvatiche, funghi, bacche, ma anche di piccoli produttori che lavorano con tenacia e passione per far crescere l’economia questa zona di montagna. Lo chef Biafora mette la ricchezza delle materie prime della Sila al centro della sua cucina, per creare qualcosa di gourmet e audace, una cucina di sperimentazione ormai considerata come una delle più interessanti del sud Italia.
In menù, se la Calabria è presente in piatti come l’Animella di podolica, servita con rapa bianca, cardamomo nero e salsa all’ananzu, altre creazioni dello chef giocano con associazioni di sapori inedite, come i Bottoni al lardo di pecora, cipresso e caffè o la Zucchina, mezcal, lavanda e zabaione alle erbe. Biafora ama proporre piatti sempre in evoluzione, che cambiano spesso e rispettano le stagioni, permettendo ai suoi clienti di vivere un’esperienza gastronomica di grande qualità, sempre in evoluzione e sorprendente.