L’ambiente di Condividere è frutto di un progetto firmato dal celebre Dante Ferretti, che ha saputo creare un’atmosfera armoniosa tra passato e futuro. Il ristorante è situato all’interno di un’ex centrale elettrica del 1897, trasformata in uno spazio accogliente e distintivo. Il design coniuga elementi moderni e dettagli storici, con arredi essenziali e una disposizione dei tavoli pensata per favorire l’interazione tra gli ospiti. La grande parete degli orologi, simbolo del locale, contribuisce a definire un’identità visiva inconfondibile, mentre l’illuminazione curata e la scelta di materiali pregiati completano un ambiente esclusivo e coinvolgente.
La cucina di Condividere riflette una reinterpretazione contemporanea dei classici della tradizione italiana. Il ristorante propone due percorsi degustazione, "Festival" e "Gran Festival", pensati per offrire una panoramica dell’evoluzione gastronomica della sua proposta. Tra i piatti più rappresentativi spiccano la "Pasta alla Genovese" e il "Risotto alla Pescatora", che uniscono autenticità e innovazione. Un’attenzione particolare è riservata alla cucina vegetale, trattata con lo stesso livello di cura e creatività delle preparazioni a base di carne o pesce. L’obiettivo è creare un’esperienza culinaria equilibrata, in cui ogni ingrediente trova la sua massima espressione.
Alla guida del ristorante c’è lo chef Federico Zanasi, che ha saputo reinterpretare la cucina italiana con un linguaggio moderno e dinamico. Il riconoscimento più prestigioso per Condividere è arrivato nel 2019 con la conquista della stella Michelin, conferma della qualità della proposta e dell’approccio innovativo dello chef. Il ristorante è stato inoltre inserito in guide autorevoli come Identità Golose e la Guida Espresso, che ne hanno sottolineato la capacità di unire tradizione e ricerca in un contesto dinamico e stimolante. Grazie a una filosofia basata sulla passione e sull’evoluzione costante, Condividere si è affermato come una delle destinazioni imprescindibili per chi desidera esplorare nuove frontiere della cucina italiana.