Lo chef Alessandro Scardina propone, per La Pista, tre percorsi degustazione: la tradizione piemontese, il vegetariano e il più creativo, tutti accomunati da una cucina che mette la materia prima al centro con sobrietà e precisione. Le portate si susseguono in un equilibrio costante di intensità e misura: colori nitidi che catturano lo sguardo, consistenze calibrate fra croccantezze minerali, morbidezze vellutate e acidità integrate, una creatività razionale sempre ancorata a un’estetica raffinata e mai fine a sé stessa.
Nessuna volontà di sovvertire la tradizione, ma un dialogo continuo tra radici piemontesi e contaminazioni internazionali, raccontato attraverso composizioni visive che mantengono leggibilità e riconoscibilità dei sapori. La visione dello chef dà vita a una cucina personale e contemporanea, premiata da una menzione Michelin e dalla segnalazione del Gambero Rosso, che invita l’ospite a un viaggio gustativo sorprendente ma coerente, fatto di tecnica, curiosità e un’eleganza che rimane impressa.
Ultima nota, come anticipato, siamo all’ultimo piano del Lingotto, luogo simbolo di Torino, l’ex stabilimento Fiat con la storica pista di collaudo oggi trasformata in giardino botanico, da visitare, perché no, prima di raggiungere il ristorante.