Le Lampare al Fortino introduce il viaggiatore curioso in un’atmosfera sospesa, in cui la storia di Trani e il fascino del mare riaffiorano nei dettagli architettonici: volte in pietra chiara, ampie vetrate che aprono lo sguardo sui riflessi del porto e un’illuminazione soffusa che modella spazi di elegante semplicità. Gli interni mescolano il rigore della tradizione pugliese con tocchi contemporanei, scegliendo una linea estetica pulita in cui nulla distrae dal protagonista indiscusso: il piatto.
Alla guida della cucina, Domenico Di Tondo imprime una visione che potremmo definire sinfonica nella sua precisione, ispirandosi ai ritmi della natura e al dialogo costante con il territorio. La predilezione per una materia prima ineccepibile si traduce in proposte in cui la stagionalità detta regole e suggestioni. Ogni sapore trova la propria identità all’interno di composizioni che rifiutano virtuosismi superflui: la mano dello chef preferisce percorrere la strada dell’essenza, lasciando che un pesce appena lavorato o un ortaggio colto al giusto punto emergano senza sovrastrutture.
L’esperienza gastronomica qui invita a scoprire una sequenza di piatti in cui la pulizia del gusto si rivela attraverso abbinamenti misurati, capaci di sorprendere in punta di piedi. La tavola accoglie elementi marini, fondi morbidi, acidità calibrate e accenni croccanti; i colori e le texture raccontano la Puglia con sensibilità e coerenza, seguendo la filosofia del rispetto per il prodotto. Lo stile di Di Tondo riflette una costante ricerca di equilibrio: ai confini tra memoria e innovazione, evita ogni forzatura, nel tentativo di offrire un racconto autentico e leggibile.
Le Lampare al Fortino vanta riconoscimenti che testimoniano la qualità della proposta, inserendosi con discrezione tra i riferimenti della cucina regionale. Qui si privilegia un percorso che mette al centro la materia prima e il carattere distintivo dello chef, scegliendo consapevolmente di non cedere all’ostentazione. Il risultato è un’esperienza limpida, in cui tutto si gioca nei dettagli: dall’intensità delle fragranze marine che raggiungono il tavolo, al rigore visivo di ogni preparazione.
