Un piatto fresco, ben equilibratro e proteico, che "risolve" un pranzo o una cena con facilità. La bresaola è un salume versatile, che diventa, se abbinato alle verdure, un ottimo piatto unico, soprattutto d'estate.
Come viene prodotta la bresaola?
La bresaola si ottiene grazie ad una lavorazione che prevede tre principali passaggi: salatura, essiccazione e stagionatura della carne mista ad aromi e spezie.
1. Salatura
La carne viene salata, insaporita a secco e messa in salamoia per un paio di settimane, dopo le quali viene pulita e insaccata in budelli naturali o artificiali. I migliori artigiani hanno un segreto per rendere la bresaola ancora più gustosa: il processo di salatura e insaporimento con le spezie viene arricchito con dei particolari “massaggi” della carne, che amplificano l’assorbimento dei sapori.
2. Essiccazione
Questo processo avviene a carne insaccata in budelli naturali o artificiali e inviate alla fase di asciugatura in apposite celle
3. Stagionatura
La stagionatura generalmente dura per un paio di mesi a una temperatura costante tra i 12 e i 18°C; si tratta di un processo indispensabile per rendere la bresaola più digeribile e leggera, oltre che favorirne la conservazione.
Bresaola: proprietà nutritive, benefici e perché inserirla in una dieta ipocalorica
Nella bresaola troviamo minerali come sodio e potassio, fosforo, ferro, magnesio, calcio, zinco, rame e vitamine, prevalentemente del gruppo B. Si tratta di un alimento molto magro, il quale presenta soltanto 150 kcal per 100 grammi di prodotto, tuttavia anche molto nutriente.
Queste sue particolari caratteristiche, unite al bassissimo apporto lipidico, rende la bresaola un alimento indispensabile nella dieta di chi pratica sport a livelli agonistici e, allo stesso modo, la rende perfetta per essere inserita nelle diete ipocaloriche, indicate per la perdita di peso senza la rinuncia ai macronutrienti.
Come condire la bresaola
Le fette di bresaola, sottili e saporite, sono buone anche così, senza aggiungere nulla, in purezza e mangiate da sole.
Ma, se volete dare un twist in più al vostro piatto, ci sono molte possibilità di personalizzazione. Il modo più semplice è aggiungere un filo di olio extravergine di oliva per dare maggior grassezza e aromaticità.
Se amate i gusti tendenti all'agro, invece, potete creare un'emulsione sbattendo in una ciotola l'olio extravergine d'oliva con il succo di limone e, se lo gradite, un pizzico di pepe. Chi non vuole aggiungere grassi, può condire la bresaola semplicemnte con il succo di limone.
Per un tocco in più, potete aggiungere dell'erbe cipollina tritata finemente.
Per fare in modo che il condimento penetri nella bresaola e la renda ancora più gustosa, ricordate di lasciarla risposare una decina di minuti prima di consumarla.
Ultimo consiglio: non dimenticate che l'aceto balsamico è indicato come guarnizione se volete regalare alla preparazione un tocco agrodolce.
Un grande classico: bresaola, rucola e grana
Mswine - Flickr
Ci sono piatti semplicemente perfetti: è il caso di bresaola, rucola e grana. Perché? E' presto detto: con l'abbinamento di questi tre semplici ingredienti si crea un equilibrio inconfondibile di gusto che rende felice il palato.
La sapidità della bresaola, infatti, contrasta con il gusto piccante della rucola, che dà freschezza al piatto e infine, come un richiamo finale, torna la sapidità del Grana a chiudere il boccone.
Anche qui il consiglio è condire con un filo d'olio extravergine di oliva o con un'emulsione di olio e qualche goccia di limone.
Dal Grana cercate di ricavare dei petali sottili con l'aiuto di un coltello in modo che si sciolgano in bocca. Se siete dei veri gourmet, potete "giocare" con le stagionature: da 9 a 16 mesi, da 16 a 20 mesi, da 30 a 36 mesi per un gusto via via più deciso e avvolgente.
Gli involtini di bresaola e robiola
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Un altro grande classico, che vi farà fare bella figura senza troppo sforzo sono gli involtini di bresaola. Il procedimento è semplice.
Si prende la robiola e la si mette in una ciotola. Si lavora per qualche minuto con l'aiuto di un cucchiaio per renderla liscia e cremosa. Si regola di sale e di pepe. Nel caso voleste un gusto più ricco, potete aggiungere un filo di olio extravergine di oliva, qualche cucchiaio di Parmigiano Reggiano e l'erba cipollina tritata finemente. Si mescola ancora una volta e si trasferisce il composto in una sac à poche.
A questo punto si preparano gli involtini: si spennella ogni fetta di bresaola con un filo d'olio extravergine e si riempie con la crema di robiola. Si arrotolano le fette con cura formando dei piccoli cilindri.
Come decorazione, si possono usare dei fili di erba cipollina per chiudere gli involtini. La presentazione più classica è su un letto di rucola o di misticanza.
I fagottini di bresaola
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Se cercate un modo ancora più originale per presentare la bresaola, l'idea che fa per voi sono i fagottini di bresaola, un finger food di cui non potrete più fare a meno.
A differenza degli involtini, dovrete mettere il ripieno al centro della fetta e poi chiuderla su se stessa come un piccolo fiore. I fili di erba cipollina vi verranno in aiuto per sigillare i fagottini.
La base del ripieno può essere sempre la robiola, da mixare con altri ingredienti. Potete aggiungere, ad esempio, delle noci tritate per creare un contrasto di consistenze (anche le pecan sono ottime e regaleranno un gusto più dolciastro).
Il formaggio può essere variato: caprino e ricotta possono essere delle ottime alternative.
Volete stupire ancora di più i vostri ospiti? Provate ad aggiungere alla robiola o al formaggio cremoso un pizzico di paprika e peperoncino per ottenere una crema di colore rosso dal gusto vivace, oppure della curcuma per un crema di colore giallo acceso dal tocco speziato.
Qualche ricetta in più
Cercate qualche altra idea? Provate le nostre ricette come il Tramezzino "piccante" con bresaola e ricotta e la Vellutata di Patate viola con bresaola e nocciole.
Bresaola, speck e prosciutto crudo: quali sono le principali differenze?
La bresaola – come abbiamo visto – proviene dalla carne del vitellone sottoposta a salatura, essiccazione e stagionatura.
Sia lo speck che il prosciutto crudo provengono invece dalla coscia del maiale che viene fatta essiccare all’aria e salata. La principale differenza sta nell'affumicatura, cui viene sottoposto soltanto lo speck.
Al gusto, quindi, il prosciutto crudo risulterà mediamente più dolce, lo speck sarà evidentemente più saporito mentre la bresaola conserverà un sapore più deciso e sapido.