Immagina un’esperienza gastronomica immersiva tra arte e food, in un luogo dove si cena ammirando quadri, installazioni o fossili: è quanto accade da Etra a Genova, che si definisce un’autentica “galleria gastronomica”, all’interno di Palazzo Doria de Fornari. Uno spazio che non è etichettabile né come tradizionale ristorante fine dining né come classica galleria d’arte, dove si vive una experience unica, a tu per tu con le opere di autori contemporanei e pezzi di storia naturale. In questo luogo nato da un’idea di BF Gallery, il bello ha sete di conoscenza, si ammira e si assapora.
Si sta come in una sorta di Wunderkammer moderna, una “camera delle meraviglie” che raccoglie oggetti scelti dai galleristi liguri Alessandro Ferrada e Iacopo Briano, appassionati di paleontologia e curiositas legate al mondo dell’arte in tutte le sue accezioni. I piatti portano la firma dell’executive chef Davide Cannavino e riflettono appieno la duplice natura di Etra, tra influenze e suggestioni del contesto artistico che circonda l’ospite.
Etra: una Wunderkammer contemporanea
L’idea di Etra? Nasce dal bisogno di proporre a un pubblico più ampio un'esperienza artistica solitamente riservata ai frequentatori delle gallerie d’arte, in genere aperte solo su appuntamento. Così, i due fondatori hanno naturalmente pensato di abbinare l'arte al godimento dell'arte stessa, dunque all'esperienza della cucina gourmet e alla convivialità. Ecco allora, nel 2023, l’illuminazione di offrire un’esperienza immersiva tra arte e cucina.
Dopo il successo della prima mostra, lo scorso autunno, con le opere del maestro Lorenzo Puglisi, in primavera Etra ha inaugurato il secondo percorso espositivo, ospitando per la prima volta in Italia gli artisti olandesi Darwin, Sinkc & van Tongeren, che si distinguono per la realizzazione di opere che rappresentano un connubio tra arte e scienza, avvalendosi dell’uso della tassidermia, al fine di mostrare la bellezza della natura in modo stravagante e del tutto innovativo.
Etra: i menu e la proposta gastronomica
In linea con l’ispirazione della location, la cucina di Davide Cannavino è di impronta contemporanea e spazia dal mondo vegetale alle proposte di terra e di mare. L’approccio è creativo, in piena sintonia con l’unicità di Etra (che è l’anagramma di Arte) e con il suo progetto. “La cucina che propongo da Etra è una cucina personale, di carattere, incentrata sulla ricerca e non solo sulla materia prima. Una cucina che vuole parlare un linguaggio gastronomico contemporaneo, ma non omologato né riconducibile alle varie mode che si susseguono velocemente nel tempo, amplificate dal mondo dei social media”, spiega lo chef.
Plin ripieni di prebuggiun, ridotto di agnello, kefir
Sono due i nuovi percorsi gastronomici ideati ad hoc, in occasione dell’ultima mostra: Elisir ed Evergreen, rispettivamente da sei e otto portate. “I menu costruiscono un percorso che vede alcuni piatti declinati in piccoli piatti satellite, espressione delle diverse sfumature e tecniche con cui può si può sviluppare l’ingrediente principale”, racconta Cannavino.
Pescato locale, asparagi, elicriso
Tra le creazioni proposte, ecco entrate come Tonno marinato, gel e carpione di cipolla, piselli e primi piatti come Plin ripieni di prebuggiun, ridotto di agnello, kefir o Spaghetti burro, acciuga, lamponi, genziana. Per il secondo si spazia dal Pescato locale, asparagi, elicriso all’Agnello, mandorle, tarassaco. Per concludere con l'aromatico Passion fruit, liquirizia, china e il dessert Articolo 21, un inno alla libertà d’espressione.
Etra
Piazza Raffaele de Ferrari 4, Genova
Tutte le foto Paolo Picciotto