Talento, connessione e ispirazione: non potrebbero esserci sostantivi più adatti per descrivere la gala dinner che ha celebrato i vincitori italiani di S.Pellegrino Young Chef Academy. La serata, presentata dal giornalista Federico Quaranta, non è stata infatti solo l’occasione per annunciare i nomi dei quattro giovani chef che il prossimo ottobre rappresenteranno il nostro paese nella finale internazionale.
Quello che ha accolto gli ospiti è stato infatti un evento in cui il talento ha letteralmente preso forma. Dall’antipasto al dessert: In una sorta di staffetta gastronomica, ogni portata del menu proposto ha creato una
connessione con la successiva grazie a un ingrediente che gli chef hanno incluso nella propria ricetta e declinato secondo la propria identità e filosofia di cucina.
Il risultato è stato un vero e proprio viaggio gastronomico composto da quattro ricette, ognuna delle quali firmata da un finalista S.Pellegrino Young Chef Academy delle passate edizioni, per esaltare l’unicità di ciascuno chef e allo stesso tempo il forte legame che li unisce.
Profondità marine di Alessadro Rapisarda
L’antipasto, dal titolo Profondità marine, è stato firmato dallo chef marchigiano Alessandro Rapisarda (finalista S.Pellegrino Young Chef Academy 2016): un piatto che ha portato nel piatto i sapori del mare grazie a vongole, ostriche, lumachine di mare, alga nori e alghe fresche, unite al blue butterfly pea.
Risi e Bisi, Blue e Oro di Paolo Griffa
Lo stesso ingrediente utilizzato anche da Paolo Griffa (primo finalista S.Pellegrino Young Chef Academy, nel 2015) per il suo primo piatto: Risi e Bisi, Blue e Oro dedicato a Marc Chagall, uno spettacolare risotto che ha rappresentato la seconda tappa di questo inedito percorso gastronomico. Proprio il riso Carnaroli usato
dallo chef Griffa è stato infatti incluso anche nel secondo piatto, firmato dal finalista italiano del 2018 Edoardo Fumagalli: Carciofo Fondente, canestrato trentino, salsa ai limoni del Garda bruciati, una ricetta a base vegetale in cui la consistenza del riso soffiato ha incontrato il sapore dei carciofi, del formaggio canestrato, dei limoni e della melissa.
A chiudere il viaggio è stato Alessandro Bergamo, ultimo finalista italiano S.Pellegrino Young Chef Academy nel 2021, che ha incluso la melissa nella ricetta del suo dessert Babà Tonic, una reinterpretazione del classico dolce partenopeo.
Ad accompagnare la cena, oltre alle bollicine di Bellavista, sono stati i cocktail curati di Domenico “Dom” Carella, bartender di Carico a Milano, che ha selezionato e guidato alcuni dei nuovi volti della mixology milanese e lombarda: a firmare la drink list della serata, infatti, sono stati il suo assistente Alberto Bruchello, Vito La Selva (Kanpai, Milano), Gianfranco Chavez (Dive, Monza), Giammarco Ferranti (Portico 84, Milano).