“Qual è il mio sogno? Lo sto già realizzando. Mi sono sposata, ho partecipato a S.Pellegrino Young Chef Academy Competition e ora sto per aprire con mio marito il ristorante Nina, un vero e proprio progetto di vita”. Così racconta Katherine Rios, tra i dieci finalisti italiani di Spyca 2022-23 e vincitrice del premio speciale Fine Dining Lovers Food for Thought Award, in occasione di Taste the Stars, la serata andata in scena al Super G di Courmayeur il 18 marzo, dove ha duettato ai fornelli con lo chef stellato Andrea Berton. Di origini peruviane, Rios si è formata tra l’Astrid y Gaston a Lima e La Mère Brazier a Lione, ma ha anche collaborato con l’Amantica Lodge sull'isola di Amantaní, in Perù. Assieme al suo mentore e compagno di vita Simone Nebbia sta per aprire il ristorante Nina a Palestro, in provincia di Pavia.
Rios ha animato il Super G dopo Michele Antonelli, protagonista della cena a quattro mani di Taste the Stars lo scorso 25 febbraio. “Cucinare con i ragazzi di Spyca mi piace molto, perché vedere degli chef così giovani con questa esperienza e questo entusiasmo diventa anche per me un motivo di interesse, soprattutto per la mia squadra che lavora al Super G, che si può confrontare con colleghi coetanei, con un’esperienza in più alle spalle”, spiega Berton, alla regia della cucina in alta quota. “I giovani chef stimolano la mia brigata a capire che impegnandosi, e dando qualcosa in più, è possibile partecipare a concorsi importanti come S.Pellegrino Young Chef Academy Competition”.
Nel corso della serata al Super G di Courmayeur, Rios ha presentato due creazioni inedite, che siglano un profondo legame tra gastronomia peruviana e cultura italiana. “Un’anticipazione della cucina che proporremo nel nostro ristorante Nina”, spiega. Secondo il format della serata, ogni portata, come da indicazioni degli chef, è stata associata a una canzone suonata dal dj. Ad aprire le danze in alta quota, ecco l’aperitivo accompagnato da bollicine e fingers: dal Pane soffice al pomodorino con crema al basilico e gelée di acqua di pomodoro alla Tartelletta di pane con tartare di cervo, maionese alla barbabietola e cipolla di Tropea in carpione, entrambi firmati da Berton; dalla Crocchetta di “aji de gallina”, con ripieno di Brie e crema di gallina, alla Brisé con tomino, ginepro e uova di trota, proposti da Rios.
“Ho assaggiato i piatti proposti da Katherine e devo dire che mi piacciono perché io adoro la cucina peruviana; lei si è concentrata su due declinazioni, della cucina peruviana e della cucina nostrana, dal ceviche ripensato con il salmerino alla pasta e patate con un twist peruviano. Mi ha colpito soprattutto nei sapori”, ci anticipa Berton.
Il menu a quattro mani Berton-Rios al Super G
Una volta accomodati, è stato servito l’antipasto di Rios: Salmerino, “leche de tigre" di aji amarillo, zucca, cipolla in agrodolce e canchita (mais tostato), sulle note di Sweet Home Alabama dei Lynryd Skynyrd. “Ho fatto un ceviche diverso dal solito: con le verdure di stagione come la zucca, con il salmerino della Valle d’Aosta, per omaggiare il territorio… Ho cercato di realizzare una versione più soft e allo stesso tempo attrattiva per le persone”, racconta la giovane chef. “Sicuramente il ceviche è tra i piatti che inseriremo in carta nel nostro ristorante di prossima apertura”, aggiunge.
A seguire, il suo primo: Ditalini di farro, patate secche, fondo di gallina, ortiche, Fontina, pepe rosa e olio di noci, entrato in scena sul brano di Rod Stewart Have you ever seen the rain. “Per me un piatto molto speciale, che ho chiamato ‘Dalle Ande alle Alpi’, perché ho mischiato tradizione andina con quella italiana”, spiega Katherine. “Mi sono molto divertita come profumi, ma anche con l’esperienza di andare a raccogliere personalmente in campagna le ortiche, che ho usato con cipolle, porro, Fontina, brodo di gallina e il pepe rosa da una pianta nativa peruviana”.
Il secondo, firmato da Berton, è stato portato in tavola accompagnato dalla musica della canzone di Jovanotti, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, scelta dallo chef stellato. “Perché è un artista che amo molto”, spiega. Ecco quindi Filetto di vitello alla pizzaiola, sugo d’arrosto e broccolo confit in due consistenze, molto tenero e gustoso.
Per concludere con Nocciola, carota e passion fruit, sempre dello chef Berton, servito sulle note di Balliamo sul mondo, vecchio brano di Ligabue che ha acceso il Super G, aprendo le danze dell’after dinner. Per Katherine questo è stato il primo evento dopo la finale italiana di Spyca. “È stato un bellissimo evento, molto emozionante, proprio perché è il primo evento grande cui partecipo in Italia. E poi ho potuto raccontare le mie radici, sempre presenti nella mia cucina, e ho potuto lavorare con una bella brigata capitanata dallo chef Berton”, ha commentato a fine serata, quando l’abbiamo incontrata per una chiacchierata.
Come è cambiata la sua vita a due mesi dalla finale di Spyca?
Sono molto contenta ed emozionata, sono in Italia da un anno e non pensavo che girasse così bene e che l’esperienza di Spyca fosse così forte. Questa sera ha affrontato la mia prima esperienza al fianco di uno chef stellato e sono davvero felice.
Qual era la cosa che la spaventava di più di questo evento a quattro mani?
A volte ho molti dubbi, mi chiedo sempre se il mio stile peruviano possa piacere agli italiani, soprattutto perché noi usiamo tanto acido. Ero nervosa a inizio serata, perché dovevo cucinare con uno chef stellato… Ma alla fine mi sono lasciata andare, mi sono domandata se fare un piatto più raffinato ed elegante, ma ho optato per un piatto “molto mio”. Lo chef e le persone che sono venute a cena hanno apprezzato.
Qualche anticipazione sul ristorante Nina, che aprirà con il marito e mentore Simone Nebbia a Palestro, Pavia?
Lo inaugureremo con molta probabilità in autunno, abbiamo iniziato i lavori. Quello che avete provato stasera è un assaggio della cucina che verrà proposta da Nina: tanta influenza peruviana e tradizione italiana, ma pure molto prodotto. Avremo il nostro orto e ci piacerebbe avere anche un pollaio di casa. Si tratta di un vero e proprio progetto di vita, anche perché andremo ad abitare sopra il ristorante”, ci dice la chef. Ora, non resta che aspettare l’autunno per scoprire il nuovo indirizzo Nina.
Tutte le foto Cristian Castelnuovo