Colpo di scena nel mondo della gastronomia: a meno di una settimana dalla cerimonia di presentazione della Guida Michelin Francia 2023, che si terrà il 6 marzo a Strasburgo, il Guy Savoy , miglior ristorante del mondo guidato dall'omonimo chef a La Monnaie de Paris, è stato retrocesso. Lo chef, che è stato in cima alla classifica de La Liste per sei anni, ha perso la sua terza stella ed entra così a far parte della cerchia dei locali a doppia stella.
"Finora ho conosciuto solo momenti migliori nella mia carriera. Ora penso solo alla mia squadra, parlerò con loro. Quest'anno abbiamo perso la partita, ma la rivinceremo l'anno prossimo", ha dichiarato Guy Savoy all'indomani dell'annuncio della sua retrocessione. La stessa sorte è toccata a Christopher Coutanceau, lo chef-pescatore di La Rochelle, che aveva ricevuto la terza stella nel 2020 e un premio speciale per il suo impegno nella pesca sostenibile nel 2019.
Guida Michelin Francia 2023: tre big perdono la stella
"Si tratta di ristoranti eccezionali, quindi potete immaginare che si tratta di decisioni attentamente ponderate, supportate da numerose visite dei nostri ispettori nel corso dell'anno", ha dichiarato all'AFP Gwendal Poullennec, capo della Guida. È la prima volta dal 2020 e dall'inizio della pandemia globale che uno chef con tre stelle, il massimo riconoscimento della Guida Michelin, viene retrocesso.
Ma Guy Savoy e Christopher Coutanceau non sono gli unici ad aver ricevuto cattive notizie da Gwendal Poullennec. Altri tre ristoranti a due stelle saranno declassati nella Guida Michelin 2023: si tratta di La Table de l'Alpaga a Megève, Jean-Luc Tartarin a Le Havre e del ristorante di Michel Sarran a Tolosa, che ora sono listati come ristoranti a una stella.
Dopo due anni di calma, funestati dalla crisi dovuta al Covid-19, la Guida Michelin torna dunque implacabile a ricordare che "le stelle si conquistano ogni anno" e che nessuno chef è immune dal giudizio. Non è tuttavia la prima volta che la Rossa in Francia suscita scalpore: ricordiamo in particolare lo "scandalo" provocato dalla perdita della terza stella di Marc Veyrat nel 2019, poi quella del ristorante Paul Bocuse nel 2020, anno della morte di uno dei padri della gastronomia universalmente riconosciuti.