Moda, ricerca della bellezza e attenzione al gusto oggi fanno rima. I grandi brand della moda hanno capito che offrire un vero servizio di alta cucina, attento all'estetica e all'ingrediente, è fondamentale per fidelizzare e soddisfare un cliente che ha il "naso" per l'eccellenza e che, quando si siede a tavola, vuole la stessa bellezza e la stessa cura che trova negli abiti e negli accessori che veste.
Ecco perché, sembre più, i brand della moda si "legano" a grandi firme. Vediamo alcuni indirizzi da non perdere dedicati a coloro che hanno un'anima un po' fashion e un po' gourmet.
Gli amanti del giappone non potranno perdere Nobu, il ristorante del "Re del Sushi" che da anni porta avanti un matrimonio felice con Armani. Oltre alla selezione di sushi, notevole il Merluzzo Black Code al Miso, i Ravioli di Wagyu e cipolla caramellata e il Sashimi con salsa Matsuhisa.
Bulgari e il tristellato Niko Romito

E' stato uno dei matrimoni più "raccontati" e attesi in assoluto. Lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito ha accettato di curare la ristorazione e la proposta gastronomica firmata Bulgari in tutto il mondo. La decisione ha portato alla creazione, da parte dello chef, di una Nuova Cucina Italiana Contemporanea, che mantiene la sua identità da Milano a Pechino, da Shangai a Dubai.
Qui la proposta gastronomica è caratterizzata da un'eleganza bilanciata e da un fascino discreto, che ripropone un "Giro d'Italia del Gusto" istruttivo e piacevole, ricco di spunti interessanti. Di tradizione in tradizione, di regione in regione, Romito mette nel piatto dell'ospite i suoi anni di studio sulle eccellenze italiane. Il percorso di degustazione inizia dal pane, sempre al centro della tavola, prezioso, da "pensare" come portata a sè, non solo per il suo gusto, ma anche per il suo valore simbolico che, da sempre, segna la storia degli uomini. Da non perdere il colorato carosello di antipasti, gli Spaghetti al pomodoro e la cotoletta "da chef". Anche vini sono "fashion". Da Bulgari infatti si beve Podernuovo, nati dall'idea di Giovanni Bulgari.
Dsquared2, Elio Sironi e Ceresio 7 - Milano

Mood rilassato e newyorkese per questo Ristorante che si trova all'ultimo piano dell'edificio che appartiene ai gemelli "fashion" fondatori di Dsquared2. Era il 2013 quando Edoardo Grassi, Luca Pardini e Marco Civitelli, professionisti dell’alta ristorazione e dell’ospitalità di lusso, insieme agli stilisti canadesi Dean e Dan Caten e allo chef Sironi, hanno deciso di dare vita a quella che, ai tempi, era una formula innovativa e che oggi viene replicata da molti: stiamo parlando di un mix bilanciato di cocktail Bar & Restaurant, inteso nell’accezione più internazionale del termine. Diciamo che, da Ceresio 7, sono stati i "precursori" di un approccio smart casual che unisce qualità e relax, che oggi la fa da padrone (basti pensare al continuo fiorire di formule bistrot). Anno dopo anno, sono nati alcuni grandi classici, che tornano - a rotazione e secondo la stagione - nel menu: Vermicelli all’arrabbiata, broccoli e scampi crudi, Risotto zafferano e ‘nduja, Spaghetti alla carbonara, curcuma e ragù di capesante, Anatra e foie gras, carota e arancia amara e Ravioli di bufala, cipolla alla brace e fumetto di amatriciana. Non mancano i Baroli insieme ai prestigiosi toscani, con grandi verticali delle denominazioni e dei produttori più prestigiosi e rari – Sassicaia, Masseto, Gaja - insieme a piccole produzioni territoriali.
La galassia Armani a Milano

Sono tante e diverse le proposte firmate da "Re Giorgio". Nell'edificio di via Manzoni a Milano c'è solo l'imbarazzo della scelta. C'è l'Armani ristorante, all'ultimo piano, con piatti firmati dallo chef Francesco Mascheroni, focus sui prodotti italiani in chiave creative e location dall'eleganza in bianco e nero (con bella vista su Milano). Allo stesso indirizzo, ma al "piano basso" c'è l'Emporio Armani Caffè e Ristorante, un luogo per gourmet da vivere dal mattino fino a tarda sera.
Trussardi alla scala e il suo ristorante - Milano
Dopo la scelta dello chef Roberto Conti di trasferirsi in quel di Parma dalla Famiglia Barilla, il ristorante Trussardi ha scelto una carta con piatti italiani, attenti all'ingrediente, con influenze orientali. Qui si gioca soprattutto sugli abbinamenti. Nel menu si trovano piatti come il Risotto ai peperoni Piquillo, alici affumicate e katsuobushi, la Pancia di maiale croccante, salsa verde e crauto viola e per finire con "classicità", il babà napoletano. Restano piatti icona di scuola Conti, come gli Spaghetti di Gragnano, cacio, pepe e ricci di mare delle Asturie. Dalla brace, gamberi, filetto e diversi tagli pregiati di carne.
Massimo Bottura e Gucci Osteria - Firenze

In pochissimo tempo è diventato uno dei must degli amanti di moda e alta cucina, a riprova del fatto che tutto quello che tocca Massimo Bottura diventa oro (non solo il pane). Nella centralissima Piazza della Signoria, Gucci Osteria si trova all'interno del Gucci Garden, il trecentesco Palazzo della Mercanzia, sede del Museo Gucci. In cucina la chef Ana Karime Lopez Kondo, per questo ristorante da 50 posti che offrirà un menu di classici italiani arricchito da un tocco interazionale. Tra le proposte, si va dai tortellini al Parmigiano Reggiano alle tostadas peruviane, dai pork belly buns al risotto ai funghi. «Il ristorante vuole celebrare Firenze come importante centro di scambi culturali, in particolare durante il Rinascimento» ha sottolineato Massimo Bottura. Dopo il successo italiano, Gucci Osteria ha aperto anche a Los Angeles.
Lapo Elkann, Garage Italia e Andrea Ribaldone - Milano

L'ex rampollo automobilistico, da anni impegnato nella moda, ha creato un risotrante nel garage di un ex distributore di benzina. A due anni dall’inaugurazione, Garage Italia Milano conferma sempre più la sua identità di hub esperienziale con progetti in continuo divenire, che spaziano dall’automotive, all’arte, al design, agli eventi e da oggi con un’experience gastronomica rinnovata.
Aperto dal martedì alla domenica, dalla colazione al dopocena, Garage Italia Milano propone un percorso gastronomico firmato dallo chef stellato Andrea Ribaldone, che spazia dal bistrot ed il cocktail bar del piano terra, al ristorante del piano superiore. La brigata del ristorante è guidata da Charles Pearce, londinese, classe 1992 ma con un importante bagaglio di esperienze internazionali tra California, Inghilterra e Spagna. Fra le proposte più rappresentative attualmente in carta ci sono il Crudo di mare, salsa ceviche all'italiana e i ravioli di maiale e verza. Per. la parte dolce prosegue la collaborazione - già consolidata negli eventi - con il Maestro pasticcere Ernst Knam.
Fendi e il ristorante giapponese Zuma - Roma

Dall'originaria sede di Londra a New York, da Dubai a Hong Kong, Zuma è approdato da diversi anni a Roma. Il ristorante giapponese si trova a Palazzo Fendi, nel pieno centro di Roma. La cucina è giapponese contemporanea in un ambiente elegante ma, allo stesso tempo caldo, con terrazza che regala una vista mozzafiato su Roma. Tra i piatti da non perdere il tonno scottato con daikon, peperoncino e ponzu, il goloso Maiale iberico con yuzu e salsa al tartufo e il Tortino di banana e tè verde con gelato al cocco e toffee di arachidi.
Prada, la Pasticceria Marchesi e il ristorante Torre - Milano

Lorenzo Bertelli, erede designato della galassia Prada, è da poco nominato consigliere della holding. Tra gli incarichi affidati al trentenne ex pilota di rally, c’è la cura del filone pasticceria di lusso. La famiglia Bertelli ha acquisito nel 2014 la storica Pasticceria Marchesi (fondata nel 1824 nel cuore di Milano).
Oggi la troviamo in Montenapoleone, in Galleria e a breve aprirà a Londra, nel quartiere di Mayfair.

In Fondazione Prada, invece, c'è il Ristorante Torre, ospitato al sesto piano dell’omonimo edificio della Fondazione Prada, progettato da Rem Koolhaas nel 2018. La presenza di opere d’arte ed elementi di design rende unica l’atmosfera del ristorante e del bar. La sua terrazza e le ampie vetrate rivelano una prospettiva inedita sulla città di Milano. La proposta gastronomica del ristorante Torre prevede un menu italiano ispirato alle migliori tradizioni regionali, mentre i dessert reinterpretano i grandi classici della pasticceria. Buona la selezione di vini, composta da etichette italiane e internazionali. Interessante il format che valorizza i giovani cuochi attenti alla sostenibilità: CARE’s Chef Under 30..
Da non perdere il Bar Luce, bar/bistrot senza troppe pretese gastronomiche, dai prezzi non eccessivamente elevati, che attira gli Instagrammers cittadini con il suo design unico, curato da Wes Anderson, regista statunitense dall'estetica pop e retrò.
Leone Marzotto e Peck

Di dinastia in dinastia, ecco arrivare anche Leone Marzotto, 36 anni, grande appassionato di cibo il più giovane della dinastia di imprenditori del ramo tessile. Oggi è a capo di Peck, il tempio della gastronomia fondato a Milano nel 1883. Da provare il ristorante di City Life: tra i signature dish ci sono sicuramente la costata di manzo, il risotto giallo con ossobuco, la cotoletta alla milanese. Non mancano piatti tradizionali come il lesso, la cassoeula, le carni allo spiedo, o prodotti non comuni come la lingua salmistrata o il marbré. E' possibile anche mangiare e fare l'aperitivo in gastronomia: gli antipasti sono pensati per la condivisione e per dare modo ai commensali di scoprire più sapori. Le proposte variano dall’insalata russa, al paté, dai gamberi in salsa cocktail allo storione, fino al vitello tonnato e la famosa bresaola secondo la ricetta di Peck.
Replay e The Stage

Sembra di essere nel cuore di una nave appena varata quando si entra al ristorante The Stage, situato sopra il negozio Replay di Piazza Gae Aulenti di Milano. La direzione della cucina è affidata a Elias Caschili, chef di esperienza internazionale nella catena dei Four Seasons Hotels. La cucina è golosa concreta, di quella che - cambiato piatto - potresti mangiare tutti i giorni. Si parte con l'Uuovo Poché e il Soffice di Patate al Tartufo Nero, si continua con la tartare di Fassona e la Burrata con Avocado. Tra i primi, ci sono gli Gnocchi di patate, broccoli e caciocavallo podolico e il tagliolino con tartare di gambero rosso e lime. Non mancano i Ravioli del plin e il semplice, ma difficile, Spaghetta al pomodoro. Tra i secondi, Cotoletta di Filetto di Vitello con il tocco creativo della farina di nocciole, il branzino al vapore con spuma di broccoli e peperoni di Senise.