Mangiare e bere in zona Prati: gli indirizzi top a due passi dal Vaticano

si concentrano alcune delle più interessanti aperture degli ultimi anni di Roma. D’altra parte è un quartiere che intercetta sia un pubblico romano, che i molti turisti che arrivano da queste parti per visitare San Pietro e il Vaticano. Pellegrini e non solo. E certamente non mancano neanche i pellegrini del gusto, che arrivano a Prati da tutta Roma alla ricerca di alcuni fra gli indirizzi più interessanti della piazza romana: cucina creativa e incursioni nella gastronomia internazionale fanno da contraltare ad alcuni fra i migliori banconi della città, dove la miscelazione è un’arte e non si disdegna neanche la parte food.

Scopri insieme a noi gli indirizzi da non perdere nel quartiere di Roma Prati.

10 ristoranti da provare in zona Prati-Vaticano a Roma

Carter Oblio

Arrivato dalla Campania, lo chef Ciro Alberto Cucciniello ha conquistato Roma con il suo stile che attinge talvolta dai ricordi di bambino, nonché dalla ricchezza dei prodotti della sua terra, così come da quella laziale, ma si diverte a stravolgere e stupire. La sua è una cucina circolare, quella del “non si butta via niente”, del recupero intelligente. Menzione d’onore per la degustazione dei pani (con olio e burro aromatizzato), ma è opportuno lasciare spazio anche per gli altri piatti perché da Carter Oblio è tutta una scoperta. Bufalo bufala e alici è fra i suoi piatti cult, la Paella al salto una divertente rivisitazione del piatto spagnolo, Squid Game meglio non spoilerarlo. 

Carter Oblio
Via Giuseppe Gioacchino Belli, 21
Roma

Aqualunae

Aqualunae è una storia d’amore. Siamo in piazza dei Quiriti, con la fontana al centro in cui si specchia la luna. È il posto dove Paoloni è cresciuto, dove ha conosciuto la moglie Alessandra e dove ha scelto di creare il suo primo ristorante nel 2018. Dopo quattro anni, Aqualunae è un indirizzo affermato, dove si va per una cucina creativa ma con i piedi per terra e per un servizio sempre scenografico. Fatevi stupire da Ossimoro: gelato caldo. Finto gelato di risotto alla zucca, trito di mandorle e blue cheese, ma anche dal Sashimi di manzo extra marezzato scottato al tavolo, tuorlo Bío, soia e nocciola. Per una versione più intima e pop, da qualche mese Paoloni ha avviato insieme al socio Marco Quattrucci (in sala), sempre in zona Prati, lo spin-off Marea, con una proposta che punta ad assecondare tutti quei desideri di comfort food legati al mare.

Aqualunae
Piazza dei Quiriti 19/20
Roma

Marea Ristorante
Via Duilio, 10 - Roma
Tel: 06 90230907

Pulejo

Possiamo dire che gli avevamo portato fortuna, prevedendo qualche anno fa che con la sua avventura romana da solista Davide Puleio avrebbe ottenuto la stella Michelin (nuovamente, ma questa volta anche da patron). La targa rossa è saldamente attaccata davanti alla porta, mentre Davide Puleio non si ferma mai, con l’obiettivo di far crescere sia la proposta che la squadra. Però qualche certezza ci deve essere come il suo risotto signature MI-RO (Milano-Roma, ovvero un risotto giallo con coda alla vaccinara) e il Peperone come manzo.

Pulejo
Via dei Gracchi, 31
Roma

Aede

Cuore scandinavo e anima italiana perché qui si fa cucina nordica, con ingredienti nostrani. Aede è frutto dell’idea di un italiano che si è formato andando nella sua carriera sempre un po’ più a Nord, fino ad arrivare al Relæ di Copenhagen, esperienza che l’ha folgorato. È Fabrizio Cervellieri, chef e socio del locale di via Cesi, che insieme a Tommaso Falconi, che si occupa della sala, ha aperto questo indirizzo in salsa nordica a Prati. Piatti dai nomi più che essenziali (in pratica solo gli ingredienti principali), utilizzo massiccio delle tecniche di fermentazione, scelta delle materie prime orientata alla sostenibilità e turn over costante dei piatti. 

Aede
Via Federico Cesi, 22
Roma

Chorus

Già solo la location vale il viaggio, perché il Chorus si trova nella vecchia sala del coro dell’Auditorium della Conciliazione. Finestre altissime, busti di papi e un enorme ed elegantissimo bancone bar disegnato dal famoso bartender Massimo D’Addezio, vera anima del locale. La parte cucina è stata affidata ad Arcangelo Dandini (patron de L’Arcangelo e Supplizio), che ne ha curato la consulenza, ma non si può uscire dal Chorus senza aver chiesto un cocktail al maestro D’Addezio. 

Chorus
Via della Conciliazione, 4
Roma

Alto

La terrazza panoramicissima del settimo piano è uno di quei posti romani da Grande Bellezza. Ma anche al sesto e al settimo la vista non scherza e la proposta spazia dall’aperitivo alla cena, il tutto sempre condito da musica, con il djset (discreto) sempre attivo. D’altra parte siamo all’interno del The First Musica, terzo indirizzo del gruppo di hotel di lusso Pavilions, appunto dedicato alla musica. Ottimi cocktail, servizio bistrot con piatti più semplici, e una zona ristorante con una proposta di cucina mediterranea, con una particolare predilezione per il pesce (c’è anche angolo del crudo e selezione di ostriche). 

Alto
Via Pietro Cossa, 1B
Roma

Slap

Loro sono quelli del Freni e Frizioni, che hanno rivoluzionato l’idea dell’aperitivo a Roma, grazie alle idee di bartender star della miscelazione romana come Riccardo Rossi e Christian Bugiada. Poi sono partiti con la loro idea rivoluzionaria di cocktail alla spina, da abbinare al cibo e in particolare alla selezione di pizze e sfizi pensati da Jacopo Mercuro di 180g. Fatevi attirare dal colorato bancone e scegliete il drink che preferite, food (anche da condividere) e in pochi secondi il gioco è fatto.

Slap
Via Sforza Pallavicini 12
Roma

Gabrini

Negli spazi che per decenni hanno ospitato il glorioso Franchi, emblema della gastronomia a Roma, Gabrini ha aperto con tutte le intenzioni di riportare in auge questo format, rinnovandolo. Fra gli artefici di questo progetto troviamo una componente della famiglia Castroni, che giusto nelle vetrine accanto è da sempre sinonimo di torrefazione e bottega del gusto. Nel progetto, ci sono anche Leonardo Di Vincenzo (ex di Birra del Borgo ora impegnato nel progetto vinicolo con masseria, La Cattiva, in Puglia) e lo chef Marco Moroni, che ha dettato la linea food. La proposta è quella di una rosticceria moderna, con una zona dedicata al pane e alla pizza in teglia, che funziona soprattutto in diurna, non mancano alcune delle ricette che già hanno reso famoso Franchi, come i supplì o il pollo arrosto. La sera, però, la proposta spazia dalle prelibatezze del banco ai piatti dello chef Moroni, che ha pensato a un menù che parla di tradizione, ma non solo romana, con qualche guizzo.

Gabrini
Via Cola di Rienzo, 200
Roma

Birretta Wine and Food

Una delle hamburgerie migliori di Roma è in un angolo nascosto del quartiere Prati. L’ambiente è quello classico dei pub, con schermi alle pareti e una selezione di birre più che interessante: dieci le vie di spine e circa 150 le bottiglie. Carne di Feroci, famosa macelleria romana del centro, e pane del forno Prelibato: l’attenzione alla materia prima c’è, così come la possibilità di scegliere da un menù quasi sconfinato. Attenzione quando ordinate: le porzioni sono generose!

Birretta Wine and Food
Via Simone de Saint Bon, 69-73
Roma

Song

Un ristorante di cucina cinese, declinata nello stile di Hong Kong: ambiente elegante e dalla proposta contemporanea. Song è fra i pochi locali romani che propongono Dim Sum, un susseguirsi di assaggi in forma di raviolo e non solo, per dare una panoramica completa della complessità e profondità della cucina cinese. Oltre ai Dim Sum, che spaziano dalla carne al pesce, non senza citare il vegetale, fra i piatti cult di Song troviamo gli Spaghetti all’astice piccante tobajan con salsa di ostriche e l’Anatra alla pechinese preparata secondo tradizione, con un procedimento che comporta oltre trenta ore di lavorazione.

Song
Via Valadier, 14
Roma