Si fa presto a dire tre stelle Michelin. Ma cosa significa mangiare in un ristorante che ha ricevuto il massimo tributo dalla guida più prestigiosa del mondo? A due anni dal trasferimento a Serralunga d’Alba e dall’apertura de La Rei Natura all’interno del Boscareto Resort & Spa, Michelangelo Mammoliti è riuscito in un’impresa unica: conquistare le fatidiche Tre stelle Michelin. Il ristorante dello chef piemontese, originario di Giaveno, è diventato il quindicesimo indirizzo italiano insignito del massimo riconoscimento dalla Rossa. Vale il viaggio, dunque, secondo le regole della guida più amata e temuta dagli chef, capace ancora di muovere flussi turistici, promuovendo territori e cucine d’autore.
Chi è Michelangelo Mammoliti? Lo chef ha un trascorso importante: ha avuto l’onore di essere parte della brigata di Gualtiero Marchesi, a L’Albereta prima e al Marchesino poi. Ma ha anche lavorato al fianco di Stefano Baiocco, poi è stato cinque anni in Francia: è passato dalle brigate di nomi importanti quali Alain Ducasse, Pierre Gagnaire, Yannick Alléno e Marc Meneau, da cui ha appreso il rigore e la ricerca dell’eccellenza. Poi, la conoscenza con Fréderic Lalos, il miglior panificatore di Francia, lo ha portato ad affinare ulteriormente le sue capacità nell’arte bianca. Vuoi saperne di più? Ecco tutto quello che devi sapere sul perché l'esperienza a La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti vale il viaggio.
3 motivi per cui dovresti provare La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti
Capire il senso del vegetale
Immerso nel verde delle Langhe, con le sue colline Patrimonio Unesco, il Boscareto, resort cinque stelle lusso della famiglia Dogliani, consente di entrare fortemente in contatto con il paesaggio circostante. Il contesto perfetto per accogliere le istanze vegetali dello chef e il desiderio di omaggiare la natura con la sua forza generatrice. Il senso del vegetale non si ferma al menu, ma va oltre e si comprende appieno: ti travolge gentilmente, ti colora l’esperienza nelle sfumature del verde, ti lascia senza parole di fronte all’impeccabilità di quel meccanismo perfetto - che è la natura - trovando un’amplificazione e una degna riproduzione nelle creazioni dello chef.
“Non potrei concepire un ristorante senza una serra e un orto”, dice Mammoliti. Ecco allora, in un territorio vocato alla viticoltura, dove nasce il Nebbiolo più famoso al mondo, una serra visitabile, all’interno del Boscareto. Si trova all’ingresso, non appena superato il grande cancello, con l’infinito delle colline sullo sfondo: una posizione importante, che mette in primo piano l’approccio 100% natura dello chef. Ben 200 metri quadrati che ospitano tutte le erbe aromatiche utilizzate nei piatti del ristorante: un microcosmo che racchiude più di quindici anni di studi, di ricerche e di viaggi, durante i quali lo chef ha selezionato in tutto il globo, dalla Thailandia al Messico, dal Giappone al Vietnam, le varietà che oggi profumano questo spazio di terra di Langa.
Mammoliti coltiva la passione per i prodotti spontanei sin da ragazzo: studia l’alimurgia sui testi del botanico Francois Couplan, imparando a riconoscere le erbe commestibili, dove trovarle e come coltivarle. La serra non è altro che il coronamento di un sogno, la concretizzazione di una visione che mette la natura e i suoi frutti al centro dell’esperienza: qui ci sono semi che vanno dalle 150 alle 200 specie in base al periodo dell’anno. La semina e la raccolta vengono effettuate dallo chef e da tutta la brigata, mentre la gestione quotidiana con la manutenzione dell’impianto è affidata a tre persone che si occupano della germinazione delle piante, di trapiantarle e di curarne il benessere. Dalla serra e dall'orto arrivano prodotti di stagione: dalle brassicacee ai finocchi, ai cavoli. “È la natura a dettare i ritmi della mia cucina. Ecco perché la mia filosofia di ristorazione, che ho sintetizzato nel percorso MAD100%100Natura®, non può esistere senza una serra e un orto”, spiega lo chef.