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I segreti della pasta fresca

Pasta fresca “senza veli”: i consigli di Trattoria contemporanea

Pasta fresca ripiena: la farcia è meglio metterla cotta o cruda?

Quando è possibile, i ripieni vanno sempre cotti almeno sei ore prima, meglio ancora il giorno prima di farcire la pasta.

Devono riposare, diventare compatti e sodi, perché con il calore tendono sempre un po’ a lasciarsi andare.

Il ripieno va preparato, fatto raffreddare e conservato in frigorifero. Quando si usa, deve essere stabile e non troppo umido. Se è troppo morbido o bagnato, rischia di compromettere la pasta.

Un tortello di ricotta e spinaci, ad esempio, ha criticità diverse rispetto a un tortellino di carne: l’umidità è la variabile principale. Il riposo in frigo aiuta a riequilibrare la consistenza di tutti i tipi di farcitura.

Un buon metodo è fare una prova: cuocere una piccola pallina di ripieno in acqua per capire come reagisce. Se si scioglie o si compatta troppo, si può correggere aggiungendo un po’ di Parmigiano, pangrattato o noce moscata (a seconda della ricetta) e sistemare la consistenza prima di farcire i ravioli o tortelli o bottoni. Anche fare un raviolo di prova, cuocerlo e assaggiarlo è molto utile.

Per i ripieni di pesce si aprono altri scenari. Una farcia cotta può essere quella di un baccalà mantecato o un ragù di polpo, ripieni che si preparano, si mettono in stampo e si congelano. Ma ci sono anche farce semicotte.

Se si usano pesci come branzino o crostacei, si lavora su farce crude, più delicate e difficili da gestire per via dell’umidità. Per tenere insieme farce di crostacei si può usare l’albume che, coagulando, compatta il composto, oppure aggiungere pesce bianco come branzino o orata, che aiuta a dare struttura.

Un altro sistema è frullare finemente una parte delle proteine e lasciarne una parte a pezzi più grossolani, per ottenere una farcia più omogenea e stabile. In ogni caso, un po’ di pangrattato o di Parmigiano aiuta, purché il pane sia di buona qualità.

La sensibilità è sempre l’elemento fondamentale: capire cosa si ha davanti, assaggiare, provare e solo dopo replicare per ottenere un ottimo risultato. 

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