A 12 metri sotto l'Atlantico, una forma scura emerge nell'oscurità blu-verde. Qualcosa di squadrato e rettangolare, appoggiato sul fondale. Mi avvicino a nuoto, rallentato dalla mia ingombrante attrezzatura subacquea, e allungo la mano per toccare il bottino incrostato di cirripedi. Non si tratta di un forziere dei pirati, pieno d'oro, del passato marinaro del Portogallo, ma di un vero e proprio tesoro: il primo Porto d'annata invecchiato nell'oceano.
Sono passati pochi mesi da quando Van Zellers & Co ha affondato questo lotto di 102 bottiglie nel porto di Sines, ma la vita marina non ha perso tempo. Il vetro è ricoperto da un candido strascico di conchiglie di vermi marini. Le stelle marine si sono adagiate sulle casse di metallo e i pesci svolazzano tra i colli delle bottiglie. Parte di un'azienda vinicola subacquea in espansione, fondata sulla costa dell'Alentejo dal centro di immersione locale Ecoalga - Adega Do Mar, il porto di Van Zellers sarà riportato sulla terraferma il 16 novembre (la Giornata Nazionale del Mare, a proposito) e inviato a vari clienti che hanno preordinato la versione in edizione limitata.