Cos’è la Food Valley? È il territorio dell’Emilia Romagna che comprende Parma, oltre a Reggio Emilia e Modena. Terra di prosciutto, salumi (vedi alla voce culatello), nebbia e, naturalmente, della pasta fresca all’uovo. È una definizione relativamente recente, nata negli anni Novanta per descrivere un distretto gastronomico unico al mondo, dove eccellenze come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma hanno modellato non solo l’economia, ma anche l’identità culturale del territorio.
Le trattorie di Parma sono la culla della sfoglia, la pasta fresca sottile che avvolge ripieni avvolgenti e morbidi. Qui la tradizione guarda indietro a secoli di gesti tramandati tra generazioni: c’è chi racconta che gli anolini, per esempio, affondino le loro radici nelle celebrazioni rinascimentali delle corti parmensi, mentre i tortelli di San Giovanni, con le erbette fresche e una sfoglia sottilissima, erano il piatto beneaugurante per la notte tra il 23 e il 24 giugno, quando si mangiavano sotto il profumo dell’erba di San Giovanni appena colta.
E oggi che le trattorie tradizionali e contemporanee sono sotto l’occhio di tutti gli appassionati di gastronomia, Parma è senza dubbio un punto di riferimento. Un territorio che vale la pena di battere a suon di tortelli di erbette, di zucca (quando è periodo) e anolini. Le statistiche sul turismo gastronomico lo confermano: negli ultimi anni la provincia è tra le più visitate dagli amanti della cucina regionale italiana, attratti soprattutto dalla cultura della pasta fresca e dalle sue infinite varianti familiari.
Se amate la pasta fresca ripiena e se siete curiosi di capire come mai le trattorie continuano ad avere più successo di ogni altra tipologia di ristorante, eccovi un piccolo itinerario che, attraverso il territorio parmense, vi condurrà a scoprire la migliore pasta fresca ripiena che abbiate mai avuto nel piatto.