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Polpette fritte della domenica

Difficoltà
Facile
Tempo totale
40MIN
Cucina
Ingredienti

250 g, Carne di tacchino

250 g, Carne di pollo

1, Patata bollita piccola

1, Uovo

Prezzemolo

Pangrattato

Olio per frittura

Olio extravergine di oliva

Sale

Pepe

Le polpette secondo me conquistano tutti i palati, che siano al pomodoro o in bianco non c’è differenza, l’importante è friggerle.

Le polpette si mangiano volentieri già da bambini, piacciono a tutti e secondo me sono un piatto di conforto per palato e cuore. Ho preparato questo piatto durante la mia partecipazione a Una cena che nutre l'anima al Refettorio Napoli. Sono semplici, ma deliziose e a piacere si possono personalizzare con erbe aromatiche e spezie o con contorni diversi a seconda della stagione o dei propri gusti. Ecco i passaggi della ricetta.

Preparazione

01.

Se non hai preso la carne già tritata, tritala una sola volta, così manterrà una consistenza piacevole. 

02.

Metti la carne in una bowl e aggiungi la patata bollita schiacciata, l’uovo, il prezzemolo tritato, sale e pepe. Mescola tutto con cura fino a ottenere un composto omogeneo, poi forma delle polpettine grandi come una noce. 

Polpette fritte della domenica
03.

Se l’impasto ti sembra troppo morbido, unisci un po’ di pangrattato per compattarlo meglio. 

04.

Passa ogni polpetta nel pangrattato e lasciale riposare in frigorifero, coperte, per almeno un’ora: così manterranno la forma in cottura. 

05.

Scalda abbondante olio per frittura in una padella. Quando è ben caldo, friggi poche polpette alla volta per non abbassare la temperatura. 

Polpette fritte della domenica
06.

Una volta dorate in modo uniforme, scolale su carta per fritti e aggiungi un pizzico di sale. Servile calde, magari con un contorno fresco come un’insalata di pomodori, cipolla rossa e lattuga.

Polpette fritte della domenica
UNA CENA CHE NUTRE L'ANIMA

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Quattro premiati chef, un solo obiettivo: mettere il loro talento al servizio di una cena speciale all'interno dei quattro Refettori italiani. Anche così si cambia il mondo, un pasto alla volta.

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