Riempi di acqua una pentola larga e a bordi alti e mettila sul fornello a bollire.

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Ciambelle di Pasqua
Le chiamano ciambelle strozzose perché sono asciutte. Ancora oggi per preparare queste ciambelle di Pasqua si segue l’antica ricetta della cucina contadina tipica delle Marche. Profumano di anice, finocchietto, coriandolo e arancio, tutti ingredienti del liquore tipico, il Mistrà, di cui sono imbevute.
Se vuoi preparare la vera ciambella di Pasqua marchigiana puoi seguire, passo dopo passo, le nostre indicazioni. Otterrai dei dolcetti genuini da gustare la mattina insieme al caffè, come vuole la tradizione contadina marchigiana. Oppure puoi servirle a fine pasto accompagnate da un vino dolce che rende le ciambelle meno strozzose.
porzioni
ingredienti
Step 01
Step 02
Rompi le cinque uova in un contenitore abbastanza capiente, unisci lo zucchero e sbatti tutto energicamente, con la frusta a mano oppure con quella elettrica, finché il composto risulta gonfio e lucido.
Step 03
Continuando a mescolare, unisci a poco a poco l’olio, il sale, circa metà della farina (250g) e unisci il lievito per dolci.
Step 04
Aggiungi il Mistrà, versa l’altra metà della farina. Mescola bene, in modo tale da avere un impasto omogeneo con tutti gli ingredienti perfettamente amalgamati.
Step 05
Versa l’impasto su una spianatoia ben infarinata e inizia a lavorare velocemente la massa con le mani, così da riuscire a modellare un panetto compatto e omogeneo.
Step 06
Dividi questo impasto in sei parti uguali e forma altrettante palline. Per creare la ciambella pasquale, infila il dito al centro di una pallina di impasto e comincia a girare rapidamente in modo che si formi il buco classico della ciambella.
Step 07
Ripeti questa operazione con tutte le palline, fino a terminare l’impasto.
Step 08
Abbassa al minimo la fiamma sotto la pentola con l'acqua per bloccare l’ebollizione e comincia a calare le ciambelle, una alla volta. Se stai usando una pentola larga a sufficienza abbastanza larga puoi anche mettere un paio di ciambelle alla volta, altrimenti è meglio procedere una ciambella alla volta. Se necessario, muovile delicatamente con una paletta di silicone per evitare che si incollino al fondo della pentola.
Step 09
Dal momento in cui la ciambella torna a galla, calcolare 6 minuti di cottura totali. Girala a metà cottura per farle cuocere bene da entrambi i lati.
Step 10
Scola le ciambelle, appoggiale su un canovaccio da cucina e lasciale asciugare.
Step 11
Se vuoi dare alle ciambelle strozzose la forma tradizionale, pratica su ognuna un taglio in senso orizzontale, dall’esterno verso il centro, fermandoti circa a metà della ciambella pasquale.
Step 12
Fai riposare le ciambelle di Pasqua marchigiane per 12 ore.
Step 13
Inforna le ciambelle a 200° per i primi 10 minuti, poi abbassa la temperatura a 180° e lasciale cuocere altri 15 minuti.
Step 14
Per preparare la glassa: sbatti gli albumi con la frusta e aggiungi un poco alla volta lo zucchero a velo fino a ottenere un composto denso e ben montato. Con una spatola di silicone stendi sulla superficie delle ciambelle strozzose la glassa che hai ottenuto. Se ti va, aggiungi a pioggia i confettini colorati.
Trucchi e consigli
Il Mistrà è un liquore tipico marchigiano. Se fai fatica a trovarlo nei negozi della tua città, puoi adeguare la ricetta della ciambella di Pasqua con un liquore all’anice, aroma che, insieme ad altre erbe, spicca tra gli ingredienti principali del Mistrà.
Non sottovalutare la fase del riposo altrimenti corri il rischio che le ciambelle strozzose si aprano senza però gonfiarsi mentre cuociono nel forno.
Origini della ricetta
La ciambella pasquale è una preparazione diffusa nelle regioni del sud dell’Italia. Gli ingredienti e la ricetta delle diverse ciambelle di Pasqua variano e non di poco, da un posto all’altro. Basti pensare alla differenza che corre tra la ciambella di Pasqua pugliese, vero e proprio dolce, e il Casatiello napoletano, una delle ciambelle di Pasqua più famose, che si può collocare tra le torte salate. La ricetta della ciambella della Pasqua marchigiana tipica invece è quella delle ciambelle strozzose. Secondo la tradizione, il simbolo della Pasqua marchigiana veniva preparato il Venerdì Santo o il Sabato Santo, per essere poi lasciato riposare e quindi messo nel forno la mattina di Pasqua. In realtà questa tradizione è legata alle necessità delle case contadine di un tempo, quando si cucinava nel forno a legna. Questa era la ricetta della ciambella da mangiare a colazione che serviva, infatti, a calibrare la temperatura del forno dove si dovevano poi cuocere tutte le altre preparazioni per il pranzo di Pasqua.
Conservazione
Le ciambelle di Pasqua si possono conservare per 2 giorni, 3 al massimo ben chiuse in un sacchetto di carta, sono perfetti quelli del pane. Oppure si possono congelare e quindi scaldare in forno.
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