C’è una cura particolare che si coglie appena si varca la soglia di Sandrino: luci soffuse, toni caldi e un arredamento essenziale, fatto di dettagli che vogliono suggerire comfort senza ostentazione. L’ambiente accompagna in modo discreto una cucina incentrata su un’idea chiara di identità. Al centro del progetto c’è Sandro Nencetti, la cui esperienza prende forma in impasti dall’aspetto invitante, croccanti al morso ma mai secchi, che raccontano il rispetto per la materia prima e la ricerca di equilibrio nei sapori.
Non sono le decorazioni a sorprendere quando le pizze giungono in tavola, ma piuttosto la precisione della cottura: il profumo lievemente tostato della crosta anticipa una fragranza che si svela ad ogni fetta. Il menù, pur rimanendo nella dimensione della pizzeria, si distingue per una selezione di ingredienti che parlano della regione senza cedere al compiacimento. Qui la stagionalità non è una dichiarazione di principio, ma una scelta evidente, palpabile nell’intensità di pomodori maturi, nella consistenza dei salumi locali, nella latticini freschi, scelti con accuratezza più che con ostentata ricercatezza.
L’interpretazione dei classici da parte di Nencetti si traduce in un equilibrio tra semplicità e personalità: ogni pizza richiama la tradizione toscana senza rinunciare al tocco personale dello chef, riconoscibile nella lavorazione degli impasti e nella costruzione degli abbinamenti. L’eleganza con cui ogni dettaglio viene gestito suggerisce un approccio rigoroso senza mai irrigidirsi in formalismi.
La filosofia dello chef si orienta verso una costante esplorazione del gusto autentico, una visione che rifugge le mode effimere a favore di una coerenza ben definita. L’attenzione alla trasformazione del prodotto, dalla scelta al trattamento in forno, risulta l’elemento distintivo: qui la pizza diventa lo sfondo su cui la qualità delle materie prime e la mano di chi le lavora trovano forma e senso.
Sandrino si impone come punto di riferimento per chi apprezza un’esperienza centrata sulla sostanza, in cui l’innovazione non è esercizio di stile ma capacità di esaltare ciò che è già buono, senza eccessi. Una pizzeria dove rigore e cura si esprimono con misura, lasciando che a parlare sia soprattutto il profumo fragrante dell’impasto e la purezza degli ingredienti.
