Se a Charles Forte, il magnate fondatore della lussuosa catena alberghiera omonima, veniva chiesto "Qual è il segreto per trasformare un locale in un grande successo?", lui rispondeva sicuro: “location, location, location".
La posizione, in effetti, è tutto: chi non pagherebbe oro per una camera a due passi dalle guglie del Duomo di Milano e dentro la Galleria Vittorio Emanuele? Se non avete lingotti a disposizione ma volete comunque concedervi un piccolo lusso passando da Milano, non disperate: negli alberghi cinque stelle della città è possibile provare esperienze gastronomiche adatte a tutte le tasche.
Fino a 25, 50 o 100 euro: ecco i nostri consigli per godere del massimo, al minimo.
Da 0 a 25 euro
Arrivando la mattina nel centro di Milano abbiamo due possibilità: un caffè e una brioche scongelata nel primo bar che si incontra, o una colazione d'autore nel Quadrilatero della Moda, all'interno del 10_11, spazio gastronomico dell'ultimo 5 stelle lusso nato in città, il Portrait, gioiello dell'ospitalità della famiglia Ferragamo. Qui la colazione è aperta a tutti, si assapora nel dehors con vista giardino, e porta in tavola le creazioni dell'executive pastry chef Cesare Murzilli. Tra i must dolci da assaggiare? La torta paradiso, la torta al cioccolato nelle varianti anacaprese, tenerina e caprese, la crostata ai frutti rossi o frutti di bosco e la torta frangipane al pistacchio, caramello all’arancia e amarene. La formula “Colazione all’italiana” include croissant, pain au chocolat e una fetta di torta accompagnati da una bevanda calda e spremuta e costa 23 euro. Altre due opzioni sono disponibili: la “Colazione a buffet”, che appunto offre la possibilità di accedere al buffet (a 45 euro), e la “Colazione Portrait” (a 55 euro), che prevede la libera scelta dal buffet e un piatto caldo a scelta tra uova, waffle, pancake oppure porridge.
Per un'improvvisa voglia del più autentico afternoon tea, invece, si va a Palazzo Parigi - hotel 5 stelle a un passo da Brera, che su prenotazione offre questo tipo di esperienza.
Da 25 a 50 euro
Se pochi si possono permettere una colazione in camera nella suite presidenziale da 10 mila euro all'ultimo piano del Park Hyatt in Galleria Vittorio Emanuele, un club sandwich comodamente seduti nella hall è una magnifica pausa alla portata di tutti. Lo spuntino - per 34 euro, più che sostanzioso - è diventato un gourmet dish must per molti da quando, nel 2008, è stato segnalato da Monocle Magazine come uno dei migliori del mondo. Alla regia della cucina oggi c'è il giovane Guido Paternollo, che nel rinnovato ristorante fine dining, Pellico 3, sta facendo un bel lavoro, conquistando sempre più i palati dei milanesi.
Terrazza Gallia Rooftop Bar
Se a fine giornata vi aspetta un treno in Stazione Centrale, l'occasione è perfetta per una sbirciatina all'Hotel Gallia, dove la cucina è firmata da due giovanissimi chef napoletani, i fratelli Lebano, allievi dei tristellati Enrico e Roberto Cerea, che hanno la consulenza sul ristorante e che firmano i finger food proposti. Al portiere dite che volete farvi un aperitivo al settimo piano. Tutte le sere, infatti, è possibile prendere l'aperitivo al Terrazza Gallia Bar, dove i prezzi dei cocktail partono da 20 euro, mentre i finger vanno dai 5 ai 12 euro. Non mancano le serate estive con djset, con formule a meno di 25 euro (cocktail + finger food a 20-22 euro).
Da 50 a 100 euro
Lo spazio esterno del Mandarin Garden
Non lontano da Piazza della Scala, di fronte all'hotel Bulgari, i fans del Mandarin Oriental possono godere della lussuosa ospitalità della catena anche a Milano. Per una cena al ristorante due stelle Michelin Seta, dove regna lo chef Antonio Guida, ci vuole un budget più alto, ma - a pranzo o a cena - è possibile godere dell'atmosfera cinque stelle lusso nei raffinati spazi del Mandarin Garden, il raffinato bistrot dell'hotel, con tanto di cortile esterno (qui i piatti vanno da 25 ai 52 euro).
Sempre in pieno centro, chi è a caccia di proposte vegetariane, può provare i piatti del nuovo menu plant based di Zelo, il ristorante del Four Seasons Hotel Milano guidato dall'executive chef Fabrizio Borraccino. Si spazia dalle polpette di soia con funghi e pomodoro alla parmigiana di melanzane con tempeh crunchy e pesto di basilico.
Il ristorante Acanto, all'interno del Principe di Savoia
La soluzione migliore per concludere al meglio la settimana e trascorrere una domenica mattina diversa dal solito, all'insegna dell'accoglienza a cinque stelle lusso? Il brunch domenicale del Principe di Savoia (in scena dalle 12.30 alle 14.30 al costo di 105 euro a persona, con una coppa di champagne Veuve Clicquot Cuvée Saint Pétersbourg inclusa). Negli eleganti spazi del ristorante Acanto, guidato dallo chef Alessandro Buffolino, ogni weekend il risveglio è ritmato dalla musica swing suonata e cantata dal vivo, che fa da piacevole accompagnamento al rito goloso del fine settimana. Le note scandiscono il tempo, mentre si assaporano crudi di pesce, ostriche, carpacci, insalate, formaggi, salumi e lievitati, oltre a proposte vegetariane e prodotti stagionali, suddivisi per isole gastronomiche, nel ricco buffet. A scelta, un primo piatto del giorno suggerito dallo chef di casa e, come benvenuto, un immancabile calice di bollicine per brindare al relax. Si conclude con il buffet dei dessert, che fa bella mostra dei mignon preparati dal pastry chef di casa Beniamino Passannante. Per una domenica dolcissima. Cosa chiedere di più?