La faraona è un volatile originario dell'Africa settentrionale che, per la prelibatezza della sua carne, è stato importato e da molto tempo fa parte della tradizione gastronomica europea, americana e mediorientale. Solo parzialmente viene trattata come selvaggina: la faraona è infatti soprattutto diffusa come animale da allevamento.
Esistono diverse specie di faraona: le razze più comuni per l'allevamento da carne sono la faraona grigia e la violetta (conosciuta anche come paonata). La consistenza della carne di faraona si può descrivere come a metà tra quella del pollo e quella del fagiano. Per una consistenza ottimale vanno impiegate in cucina faraone abbastanza giovani, che si riconoscono dalle zampe ancora chiare. Per esemplari più maturi: è bene marinare la carne di faraone di oltre 8 mesi di età, in modo da smorzarne la durezza.
Le proprietà nutritive della carne di faraona sono ottime, tanto da conferirle il titolo di “cibo salutare”. Quella della faraona è una carne bianca che, pur essendo per natura una ricca fonte di proteine, è poverissima di grassi (0,7% nel petto e 1,8% nella coscia) con conseguente valore calorico contenuto: 113 kcal per 100 grammi di carne. Inoltre, è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B e PP.
Benché in allevamento le faraone abbiano abitudini identiche a quelle del pollo, la raccolta delle uova per scopo alimentare o per il processo di incubazione è ben più difficile. La faraona tende infatti a scegliere siti di nidificazione solitari nel terreno di cui dispone, esattamente come fa la femmina del fagiano. Le uova di faraona sono anche più piccole rispetto a quelle di gallina, contengono tuttavia il triplo della vitamina A.
In Medio Oriente le sue carni pregiate sono spesso utilizzate per la creazione di ripieni e farciture.
Ricette italiane con la faraona
Durante il periodo delle feste natalizie, a farla da padrona è sicuramente la faraona arrosto, tipica ricetta della tradizione piacentina, ormai diffusa su tutto il territorio nazionale. Per i meno tradizionalisti, la faraona arrosto potrà essere sostituita con delle varianti – sempre a base di faraona, come la faraona in porchetta o il raviolo di faraona – che renderanno le vostre tavole di Natale più gustose e diverse dal solito.
Vediamo di seguito come si prepara la faraona: una versione gastronomica della faraona arrosto, la classica faraona al forno con patate, la faraona ripiena.
Ricetta della faraona arrosto
La faraona arrosto è una portata principale di Natale davvero gustosa che si può mangiare tutto l'anno. La si può preparare in padella e porzionata (con tutte le parti, dal petto alle ali, oppure si possono arrostire soltanto le cosce).
Il procedimento è semplice: basta far andare la faraona, pulita ma con ancora la pelle, in padella con poco olio extravergine d'oliva (il grasso naturale della carne farà il resto), aggiungendo poi un pizzico di sale ed aromi (cipolla, rosmarino, salvia e, se gradito, uno spicchio d'aglio schiacciato). A metà cottura è sufficiente aggiungere mezzo bicchiere di vino e lasciar evaporare.
In alternativa si può utilizzare il forno, lasciando così la faraona intera, sicuramente più succulenta e appagante dal punto di vista visivo.
Qui noi vi proponiamo una faraona arrostita nel forno: la ricetta gourmet della faraona arrosto con pere speziate. È importante seguire bene il procedimento punto per punto, ricordandosi di bagnare la carne con frequenza, affinché la faraona risulti alla fine ben lucida e al contempo croccante.
Faraona al forno con patate: ricetta
Se l'idea del contorno di pere con cannella e marsala non vi garba e volete andare su sapori più classici, potete sempre servire ai vostri commensali l'intramontabile faraona al forno con le patate.
La faraona deve essere inserita in forno con i suoi aromi e l'olio extravergine d'oliva. È sufficiente, dopo 20 minuti di cottura a 180°C, sfumare con del vino bianco e, nei successivi 40 minuti di cottura, irrigare con del brodo caldo, affinché non si secchi eccessivamente.
Le patate al forno? Meglio cuocerle in un'altra teglia e servirle poi attorno alla faraona in un piatto da portata. Qui ve ne proponiamo una versione davvero golosa: le patate al forno con lardo di Colonnata. A proposito di patate, ecco come cucinare le patate dolci americane.
Come cucinare la faraona ripiena
Se volete rendere la faraona ancor più golosa, si può arricchire con un ripieno di salsiccia, pangrattato e formaggio grattugiato.
Per la faraona ripiena bisogna impastare assieme la salsiccia di maiale, il parmigiano e il pangrattato, quindi insaporire con un trito di aromi, aggiustando di sale e pepe. Una volta introdotto il ripieno nella faraona pulita, è necessario chiudere cucendo con dello spago, affinché questo non fuoriesca durante la cottura.
Il ripieno può essere realizzato con molteplici varianti a seconda del proprio gusto, vengono privilegiati ingredienti autunnali e invernali quali castagne, mele, funghi.
Voglia di leggere altro? Ecco la ricetta del risotto ai funghi e la ricetta degli gnocchi di zucca e patate.
Che differenza c’è tra faraona e il tacchino?
Mentre le uova di faraona si consumano esattamente come quelle del tacchino, è la carne a solcare la più profonda e fondamentale differenza tra i due volatili.
Se la carne di tacchino risulta morbida, quella della faraona – per essere consumata – ha bisogno di passare attraverso un lungo processo di frollatura e marinatura, per raggiungere la giusta consistenza. Una volta frollata e marinata, la carne della faraona avrà raggiunto la morbidezza ideale e, come quella del tacchino, si presterà bene alla cottura in forno o ai ferri.
Differenze tra gallina e faraona
La differenza principale tra gallina e faraona in cucina risiede nella consistenza e nel sapore della carne. La gallina, essendo solitamente più anziana, ha una carne più soda e richiede tempi di cottura più lunghi. Questa la rende perfetta per brodi e zuppe, dove il suo sapore intenso si sposa bene con il liquido. La faraona, invece, ha una carne più giovane e più tenera, con un sapore delicato. Questa la rende ideale per piatti più veloci, come arrosti o cotture in padella, dove la sua morbidezza e sapore sono meglio apprezzati. Quindi, la scelta tra gallina e faraona dipende dall'uso previsto e dalle preferenze di sapore.
Come capire se la faraona è cotta
Si può fare il test classico della cottura della carne: usa un termometro per carne e inseriscilo nel punto più spesso del petto o della coscia. La temperatura interna dovrebbe raggiungere almeno i 75-80 gradi Celsius. In alternativa, puoi fare un taglio profondo nella carne: se i succhi che fuoriescono sono chiari e non rosati, la faraona è cotta.