Autunno, tempo di tartufo. È il momento giusto per una gita fuori porta all’insegna dei sapori genuini, tra profumi di stagione e immersioni nella natura. Niente di meglio che una fuga nelle Langhe, per gustare piatti aromatici e di carattere, all’ombra delle celebri colline targate Unesco. Un paesaggio unico, dove le geometrie dei filari plasmano dolci rilievi punteggiati di borghi e castelli. Qui sono nati vini e prodotti che hanno reso celebre il Piemonte in tutto il mondo: nel calice, Barolo e Barbaresco sono i compagni perfetti con cui assaporare piatti a base di tartufo bianco d’Alba. Lasciarsi inebriare dal profumo del pregiato fungo ipogeo mentre si osservano al tavolo le lamelle che cadono sul piatto, godendo appieno del suo aroma intenso, è un'esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Nelle Langhe non mancano gli indirizzi fine dining (a Serralunga d'Alba, la Guida Michelin 2026 ha appena incoronato con le tre stelle La Rei Natura, il ristorante guidato dallo chef Michelangelo Mammoliti). Ma esistono anche trattorie bistrot dal mood più easy, indirizzi accessibili, dove mangiare il tartufo tra Langhe e Roero. Si spazia dalla cucina tradizionale alle creazioni più moderne, dalle storiche trattorie ai bistrot dal mood contemporaneo, con una costante: la fedeltà allo spirito del territorio e al candido re del bosco. Scoprite qui di seguito la nostra selezione di indirizzi dal buon rapporto qualità-prezzo.
Dove mangiare il tartufo tra Langhe e Roero: indirizzi da non perdere
La Piola
Un nome, una certezza. La Piola, nel cuore di Alba, è la trattoria della famiglia Ceretto, già alla guida dell’omonima cantina e del vicinissimo ristorante tre stelle Michelin Piazza Duomo. Se al tavolo i colorati piatti d’artista, che ricordano il legame forte tra Ceretto e l’arte contemporanea, danno un tocco moderno al locale, le lavagne con il menu rimandano al mondo della tradizione, proprio come i sapori. Ecco allora classici quali i mitici agnolotti del plin, ma anche gli imperdibili tajarin al burro: tutto fatto in casa nella cucina del locale. Il segreto della mitica pasta fresca in bianco, su cui viene lamellato al tavolo il tartufo? Un’emulsione a base di acqua e burro, dove lo chef Dennis Panzeri scioglie un’acciuga. Il risultato è una salsa gustosa e avvolgente, alleggerita rispetto alla ricetta classica.
La Piola
Piazza Risorgimento 4, Alba (CN)
Pico Bistrot in Madernassa
Ci spostiamo nel Roero, a Guarene. Qui, all’interno della Madernassa, da qualche mese è sorto il Pico Bistrot, guidato dai fratelli Giuseppe e Francesco D’Errico, negli spazi che un tempo ospitavano il ristorante stellato. Un ambiente luminoso e moderno, immerso perfettamente nella natura collinare che lo circonda, fa da cornice ai piatti dei due chef di origine campana, che in cucina fondono la tradizione locale con i sapori delle proprie radici. Per l’autunno è stato messo a punto un menu degustazione dedicato al Tuber magnatum Pico (60 euro, 4 piatti). Al tavolo, una carta dei tartufi illustra le caratteristiche dei pregiati funghi ipogei, con una classificazione qualitativa valutata secondo criteri quali peso, forma, peridio, gleba, aroma e eventuali difetti. I piatti uniscono creatività, gioco e tradizione, per celebrare i profumi e i sapori di stagione: dalla Tagliata di sanato cotto poché nel suo brodo, purea di patate al goloso Gelato fior di latte servito con zabaione caldo e crumble al sale marino.
Pico Bistrot in Madernassa
Località Lora 2, Guarene (CN)
The Lab - il bistrot di Arborina Relais
The Lab è il bistrot che si trova all’interno di Arborina Relais a La Morra, in una posizione decisamente privilegiata. Da qui si possono ammirare celebri vigneti, come quelli dell'Annunziata, tra le più importanti colline vitate del Barolo. Lo chef di casa Fernando Tommaso Forino, già alla guida del ristorante fine dining Osteria Arborina, in questo bistrot propone una cucina più easy e accessibile. Una cucina che omaggia i prodotti di stagione, il territorio e la tradizione, senza tralasciare guizzi moderni e tocchi personali. Da non perdere gli special, i fuori carta che cambiano spesso, pensati anche per la condivisione: dal burger di zucca con uovo, bacon vegetale, formaggio vegano e valeriana allo gnocco arrosto al Castelmagno, all’anatra con purè di cavolfiore. Al The Lab si va anche per la bellissima vista: si trova infatti al primo piano, in terrazza, in uno spazio moderno circondato da vetrate panoramiche. Cosa chiedere di più?
The Lab - il bistrot di Arborina Relais
Frazione Annunziata 27, La Morra (CN)